DOMANDA
Nel 2020 ho acquistato una casa per 110 mila euro (rogito): la differenza A-B risulta negativa pertanto devo biffare la parte relativa all’incremento del valore immobiliare.
Le mie domande sono le seguenti:
– quale valore va indicato nella casella relativa all’incremento del valore immobiliare?
– nella casella accanto bisogna indicare l’incremento del valore mobiliare, per caso devo inserire l’importo del mutuo che è transitato sul mio conto?
RISPOSTA
Se la giacenza media è superiore al saldo e però sono stati fatti nel secondo anno precedente acquisti netti di beni immobiliari (ad esempio acquisto di una casa) o di altre componenti il patrimonio mobiliare (ad esempio, acquisto di titoli di stato) o trasferimenti ad altri componenti il nucleo familiare indicato nella prima sezione del Quadro A (ad esempio bonifici da conto corrente del padre a quello del figlio) per un ammontare superiore o uguale in valore assoluto alla differenza (B-A), allora l’ISEE è calcolato sul saldo. In tal caso occorre barrare la relativa casella ed indicare rispettivamente l’incremento del patrimonio immobiliare (C) e/o l’incremento del patrimonio mobiliare (D) verificatisi nel secondo anno precedente.
Per quel che riguarda il patrimonio immobiliare il valore dell’acquisto, indipendentemente da quanto indicato nel rogito, è pari all’imponibile IMU, da cui si detrae, fino a concorrenza, l’ammontare dell’eventuale debito residuo alla data del 31 dicembre dell’anno precedente la presentazione della DSU per mutui contratti per l’acquisto dell’immobile o per la costruzione del fabbricato.
Il valore ai fini IMU di un immobile classificato nelle categorie catastali A oppure C/2, C/6 e C/7 e con esclusione della categoria catastale A/10) da indicare nella DSU/ISEE è dato da dal valore della rendita catastale maggiorata del 5%, moltiplicata per 160. Ad esempio: rendita catastale euro 100, valore imponibile = euro 105 x 160 = euro 16.800.
21 Febbraio 2022 - Roberto Petrella