Da venerdì 15 Ottobre 2021 il Green Pass diventa uno strumento indispensabile di accesso al lavoro, per 14,6 milioni di dipendenti da aziende private, 3,2 milioni di dipendenti pubblici e 4,9 milioni di autonomi: il datore che non controlla il rispetto delle regole sul green pass rischia una sanzione da 400 a mille euro.

Il lavoratore che accede al lavoro senza green pass, è sanzionato con una multa che va da 600 a 1.500 euro.

Le multe saranno irrogate dal prefetto.

I nodi aperti restano tanti.

Per semplificare i controlli sul lavoro dovrebbe arrivare poi una nuova versione della App «Verifica C19», alla quale stanno lavorando senza sosta i tecnici di Sogei, il braccio operativo del Mef per l’It. Stesso funzionamente dell’App già usata oggi da ristoranti e palestre.

Chi può controllare, materialmente, chi entra in azienda?

A fare le verifiche, può essere direttamente il datore di lavoro (si pensi alle piccole aziende) oppure possono procedere uno o più incaricati appositamente designati dal datore.

Gli esterni che entrano in azienda devono avere il green pass: infatti sono soggetti al controllo tutti i lavoratori che prestano attività lavorativa nei luoghi di lavoro, anche a titolo di formazione o volontariato, sulla base di contratti esterni.

Attenzione: la verifica del green pass va effettuata anche nei confronti dei lavoratori che accedono al luogo di lavoro di cui l’impresa ha la titolarità: quindi, anche i lavoratori dipendenti di altre aziende ovvero i lavoratori autonomi ai quali sono state affidate fasi lavorative. Chi deve segnalare le violazioni dell’obbligo di green pass in azienda al prefetto? Spetta solo e soltanto al datore di lavoro.

Chi controlla può chiedere il documento di identità per accertare l’identità personale del lavoratore. Il datore non può trattenere documenti o dati in fase di verifica

E’ possibile incaricare dei controlli i vigilantes esterni presenti in azienda? La norma non lo esclude L’azienda può essere a sua volta controllata, ovviamente.

Ma da chi? Gli accertamenti possono essere condotti dal personale ispettivo dell’azienda sanitaria locale e – nella sfera di competenza in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro – dell’Ispettorato nazionale del lavoro competente per territorio.

Inoltre, possono verificare l’osservanza del 127/2021 le Forze di polizia, il personale di polizia municipale dotato della qualifica di agente di P.S. e, ove occorra, le Forze armate.

Chi è senza Green Pass va incontro alla perdita della retribuzione per tutte le giornate in cui il lavoratore non sia in grado di esibirlo: gli effetti impattano anche sulla retribuzione indiretta e differita, compresa la maturazione del Tfr.

Ciò determina anche la mancata copertura ai fini pensionistici.

Per visualizzare l'intera discussione, completa di domanda e risposta, clicca qui.