DOMANDA
Nel 2012 vivevo a Roma in un appartamento in affitto, e ho intestato le utenze a mio nome mantenendo la mi residenza in Toscana. Ad aprile 2012 ho lasciato l’appartamento ma per fare una cortesia alla padrona di casa ho lasciato le utenze sempre a mio nome e ho fatto la voltura a novembre 2012.
Adesso precisamente il 20 febbraio 2020 ho ricevuto una lettera per posta normale da un’azienda di recupero crediti per conto dell’Eni dove mi comunica di pagare una fattura che da euro 68,48 con interessi è arrivata a 96,98 e di pagare entro 5 giorni dal ricevimento della stessa. Ho chiamato subito chiedendo di poter vedere la fattura mai ricevuta.
Mi ha detto l’ operatrice che é una fattura di conguaglio emessa ad ottobre 2015. A oggi non ho ricevuto ancora la fattura e il 21 febbraio ho inviato anche un’ e- mail per richiedere la fattura.
Ora mi chiedo è normale che Eni dopo 3 anni dalla mia voltura delle utenze emette fattura?
Inoltre come mai non ho mai ricevuto una chiamata e una lettera da Eni alla mia residenza chiedendomi di pagare questa fattura? Adesso dovrei pagare questo importo senza sapere se è di mia competenza e di che utenza stiamo parlando luce o gas, sono passati 7 anni dalla voltura.
Mi domando se è lecito tutto questo, e purtroppo non sono ancora scaduti i 5 anni di prescrizione dalla data di emissione della fattura.
RISPOSTA
La lettera normale non interrompe i termini di prescrizione: l’operatrice dice che la bolletta è stata emessa nel 2015, ma è necessario che al debitore sia esibita almeno la copia della bolletta. Per ora il suggerimento è quello di non pagare.
22 Febbraio 2020 - Carla Benvenuto
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