Dall’avvento del terzo millennio, con la sempre maggiore diffusione del web, anche in ambito assicurativo è avvenuta una rivoluzione, con una sempre maggiore guerra commerciale al ribasso dei prezzi, operata dalle innumerevoli assicurazione online che sono spuntate come funghi qua e là.
Infatti, sempre più spesso per risparmiare su qualsiasi prodotto ci si collega in rete a caccia del prezzo più basso, cifre spesso irripetibili da parte di quelle realtà che, invece, devono sostenere anche i costi di una struttura fisica vera e propria.
este compagnie sono naturalmente in grado di offrire prezzi la maggior parte delle volte più bassi dei concorrenti per così dire fisici.
Ma non bisogna per questo farsi prendere la mano perché spesso, dietro a questi prezzi così bassi, possono celarsi insidie o truffe o comunque trappole.
A dirlo è la stessa IVASS, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, che ha deciso di preparare alcuni semplici ma importanti consigli per evitare di cadere in trappola sulla rete nella scelta di una polizza assicurativa online sopratutto di quelle compagnie o siti web che operano in maniera irregolare.
Per non rischiare di rimanere fregati, l’IVASS consiglia di adottare le opportune cautele prima di sottoscrivere un contratto assicurativo.
In prima istanza va verificato che le polizze assicurative siano emesse da società e intermediatari regolarmente autorizzati allo svolgimento dell’attività assicurativa e di intermediazione.
Per fare questa verifica ci si può collegare al sito dell’IVASS per la consultazione: degli elenchi delle imprese italiane ed estere ammesse ad operare in Italia, dell’elenco degli avvisi relativi ai casi di contraffazione, dei siti internet non conformi e delle società non autorizzate e, infine, del registro unico degli intermediari italiani ed europei.
L’IVASS poi prosegue affermando che andrebbe verificato che il beneficiario del pagamento del premio assicurativo, se intermediario, sia iscritto al RUI e che la carta di credito o il conto bancario sul quale viene richiesto il pagamento sia intestato all’intermediario iscritto al RUI.
Conclude poi affermando che i siti internet o i profili social degli intermediari dovrebbero sempre indicare i dati identificativi dell’intermediario e della sede dell’agenzia assicurativa e il numero e la data dell’iscrizione al registro unico degli intermediari, oltre all’indicazione che l’intermediario è soggetto al contratto dell’IVASS.
Secondo l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni i siti che non contengono queste informazioni non sono conformi alla disciplina in tema di intermediazione assicurativa e potrebbero stipulare polizze contraffatte.
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