Siamo ancora in una fase ipotetica: comunque potrebbero esserci dei risarcimenti in vista per tutti coloro hanno stipulato contratti di mutuo a tasso variabile (su base Euribor) negli anni che vanno dal 2005 al 2009.

Il riferimento è ad una sentenza della Commissione Europea in verità datata 2013 (caso n. AT 39914 del 3 dicembre 2013).

Perché allora non fece notizia e invece se ne parla ora? Perché la sentenza è stata pubblicata solo adesso, dopo 5 anni.

Le circostanze previste a favore degli utenti delle banche sarebbero, in particolare, quelli che contemplavano tassi di mutui che si basavano sul Tasso interbancario di offerta in euro (Euribor).

In pratica un tasso calcolato sistematicamente e che si basa sulle oscillazioni medie di interesse finanziario in Euro registrato dalle maggiori banche appartenenti alla Comunità Europea.

Nel caso specifico era stato riscontrato un cartello tra le principali banche europee allo scopo di manipolare a proprio vantaggio il corso dell’Euribor.

La decisione della Commissione Europea, risalente al 2013 ma pubblicata solo ora, aveva quindi portato alla condanna di 4 tra le più note Banche europee, con l’accusa di aver manipolato il tasso di interesse che incideva poi sui mutui di milioni di cittadini europei, nel periodo che va dal 2005 al 2009.

Queste quattro banche sono state condannate a 1,7 miliardi di multa, ma ora stanno iniziando anche le cause a livello nazionale dei singoli cittadini.

Dunque la domanda è questa: la sentenza della Commissione Europea può avere effetto in Italia e, se si, in quali termini?

Per adesso, l’unico riferimento è quanto stabilito dal Tribunale di Nocera Inferiore: infatti, di fronte alla richiesta di nullità di un contratto di mutuo fondiario alla luce della pronuncia europea, è stato deciso di rimettere la causa in istruttoria perché un consulente tecnico proceda a scorporare le componenti passive pagate a titolo di componente Euribor.

Si attende di sapere come proseguirà la vicenda per capire se ci potrà essere un importante precedente nel nostro Paese.

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