Sono molte le persone, me compresa, che da anni ricevono queste scomode telefonate a tutte le ore, pasti compresi: anni fa, per contrastare questo tipo di fenomeno, è stato istituito il registro delle opposizioni, che pare non abbia funzionato granché.

Ciò poiché i telemarketer chiamavano anche i numeri presenti nel registro delle opposizioni per due motivi.

Oppure, perché su quei numeri avevano ottenuto in qualche modo un consenso (anche carpito, sfruttando la disattenzione dell’utente) o perché agivano in totale violazione delle norme.

Da notare che per questi due motivi arrivano telefonate moleste anche a numeri riservati (non presenti in elenco) e cellulari, che gli utenti non erano tenuti a inserire nel registro delle opposizioni.

Per l’utente era difficile contrastare le due cause di cui sopra, perché era difficile trovare un modo per ritirare il consenso all’uso dei dati e/o punire in modo efficace i violatori della legge.

Le nuove leggi, però, dovrebbero rispondere a entrambi i problemi.

Il 22 dicembre 2017 il Senato ha approvato in via definitiva la proposta di legge recante nuove disposizioni in materia di iscrizione e funzionamento del registro delle opposizioni e istituzione di prefissi nazionali per le chiamate telefoniche a scopo statistico, promozionale e di ricerche di mercato.

Si tratta di un provvedimento legislativo che intende rispondere all’esigenza di apprestare norme che tutelino in maniera più efficiente il diritto a non ricevere telefonate commerciali (e non solo) da call center.

Con la nuova legge, tutti gli utenti potranno iscrivere il proprio numero telefonico nel “Registro pubblico delle opposizioni” (R.P.O.), istituito dal d.P.R. 178/2010.

Da ora, infatti, l’iscrizione al registro è aperta a tutti gli interessati che vogliano opporsi al trattamento delle proprie numerazioni telefoniche effettuato mediante operatore con l’impiego del telefono per fini di invio di materiale pubblicitario o di vendita diretta, ovvero per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale.

Nel registro saranno comunque inserite anche le numerazioni fisse non pubblicate negli elenchi di abbonati, che gli operatori saranno tenuti a fornire al gestore del registro con la stessa periodicità di aggiornamento prevista per la base di dati unica.

Per l’iscrizione, anche contemporaneamente per tutte le utente telefoniche (fisse e mobili) loro intestante, gli interessati dovranno inoltrare specifica richiesta, anche per via telematica o telefonica.

Gli interessati iscritti al registro, le cui numerazioni siano o meno riportate negli elenchi di abbonati, potranno inoltre revocare in ogni momento, anche per periodi di tempo definiti, la propria opposizione nei confronti di uno o più soggetti, anche per via telematica o telefonica.

Le modalità per l’iscrizione al registro, l’aggiornamento o la revoca dei propri dati, sono diverse: attraverso il web, sul sito internet del Registro delle Opposizioni; utilizzando il telefono, tramite il call center dedicato al numero verde 800.265.265 (attivo dal lunedì al venerdì dalle 09.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00); via fax, al numero 06.54224822; con email, all’indirizzo abbonati.rpo@fub.it; con raccomandata, all’indirizzo “Gestore del Registro Pubblico delle Opposizione – ABBONATI”, Ufficio Roma Nomentano, Casella Postale 7211, 00162 Roma (RM).

Dunque, le consigliamo, se non l’avesse già fatto, poiché ora maggiormente tutelato, di iscrivere le sue numerazioni telefoniche al predetto registro delle opposizioni.

Lo farò anche io.

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