La rapidità nel recupero crediti - un fattore determinante
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La rapidità d’intervento per recuperare un insoluto è un fattore primordiale. Infatti, due pericoli minacciano il creditore nel suo approccio di recupero ed il debitore lo sa: egli cercherà di risparmiare tempo con qualsiasi mezzo di cui dispone ed in particolare attraverso la forza d’inerzia.
Il primo pericolo è legato al fatto che un debitore è generalmente posto a confronto con diversi creditori. È dunque quello che intraprenderà l’azione di recupero il più rapidamente possibile che probabilmente riuscirà a recuperare totalmente o parzialmente il suo credito, se il debitore è ancora solvibile.
Il secondo pericolo è l’amministrazione o la liquidazione giudiziaria che rende più che aleatoria qualsiasi possibilità di recupero del credito.I servizi interni o il titolare dell’azienda devono dunque gestire l’insoluto in tempi molto brevi.
4 Luglio 2013 · Paolo Rastelli
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Assolutamente no!!
Le finanziarie sono ben attente a queste cose.
Il contratto di credito al consumo che tu firmi è completamente svincolato dal particolare bene che acquisti. Non c’è alcuna relazione fra contratto e bene acquistato.
Il finanziamento viene erogato sempre per l’acquisto di un bene di consumo in generale. Anche se, come spesso accade, il post office della finanziaria è situato nei locali dell’esercizio commerciale e la possibilità di finanziamento è limitata ad alcuni articoli (o al limite, ad un solo prodotto).
Eventuali difetti del bene acquistato vanno regolati con la garanzia o con la sostituzione del prodotto.
In ogni caso l’eventuale contenzioso coinvolge esclusivamente il consumatore ed il negozio di vendita, e/o la casa produttrice del bene.
L’errore in cui cadono sovente i consumatori, quando acquistano – tramite finanziaria – beni che non rispondono ai requisiti pubblicizzati o che risultano comunque difettosi, è proprio quello di sospendere il pagamento delle rate del finanziamento.
Un errore che poi si paga salato: con interessi di mora, penali per inottemperanza contrattuale, persecuzione da parte di società di recupero crediti ecc…
Per fare una analogia banale, ma che rende bene la questione, è come se tu prestassi soldi ad un amico perchè questi vuole recarsi in un ristorante per una cena. E poi l’amico ti negasse la restituzione dei soldi prestati adducendo come motivazione l’aver mangiato malissimo in quel ristorante.
La tua domanda si ricollega a quella dell’eredità Chiara.
Non c’è limite di generazione, se c’è accettazione dell’eredità lungo l’asse ereditario.
Chi accetta l’eredità, accetta anche gli obblighi (i debiti) contratti da colui dal quale si eredita.