Rc auto » I generosi regali del governo alla lobby delle compagnie assicurative

Rc auto: la lobby delle compagnie assicurative torna alla carica. L'obiettivo? Salvaguardare il proprio interesse, ovvero rischiare meno e compensare il calo dei premi dovuto alla crisi.

E’ bene ribadire che i premi dell'rc auto potranno scendere in modo significativo solo se si ridurrà il costo dei sinistri: non ci sono altre strade percorribili. Fredda e inconcepibile l'affermazione del presidente della lobby italiana degli assicuratori, che è così tornato alla carica su un tema decisamente scottante per tutti.

Soprattutto per tutti coloro che rischiano di restare coinvolti in un incidente stradale, vista la direzione presa dai governi che negli ultimi anni hanno messo mano alla riforma dell'Rc auto non senza investire i risarcimenti.

Una voce, quest’ultima che, secondo i calcoli dell'Ania (Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici) nel 2013 era per oltre due terzi costituita da costi dei danni alla persona per un importo complessivo di circa 7,7 miliardi.

In particolare, 2,6 miliardi sono stati risarciti per invalidità permanenti comprese tra uno e nove punti, mentre 5,1 miliardi per morti o per invalidità superiori.

L’incidenza dei sinistri che presentavano almeno un danno alla persona ha invece continuato a diminuire attestandosi ad un valore stimato al 19,3%.

Difficile, in ogni caso, che le compagnie si possano lamentare dei colpi di frusta, visto che, come ricordava nei giorni scorsi l'Ivass, l'Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, qui il livello medio dei punti d’invalidità permanente liquidati nel 2013 è sceso del 20 per cento.

E questo, conferma la vigilanza recentemente confluita sotto Bankitalia, grazie alla normativa varata nel 2012 dal governo Monti, l’ultimo che ha messo mano all'rc auto prima del tentativo andato a vuoto da parte dell'esecutivo Letta.

A parere delle ricerche effettuate dalle compagnie assicurative, le nuove norme consentono il risarcimento delle cosiddette microlesioni solo in caso di accertamento medico-legale visivo o strumentale: una riga appena nella produzione legislativa complessiva, una rivoluzione nel sistema dei rimborsi per i sinistri rc auto.

Nell'arco di pochi mesi, il livello medio dei punti d’invalidità permanente liquidati, in particolare per i colpi di frusta, è sceso del 20 per cento, confermando il sospetto che si annidassero in quel comparto numerose frodi, a danno della collettività.

Ma, a parere di alcuni, invece, l quale con la direzione presa dal governo Monti diventa impossibile provare un danno da colpo di frusta. Che non è poco per le assicurazioni visto che la partita è enorme.

Parliamo del 70% dei sinistri stradali. Quindi, qui non interessa a nessuno se il colpo di frusta è vero o meno, qui interessa solo massimizzare i risultati.

Quello che l'Ivass non dice, infatti, è che è la normativa stessa a prestare il fianco alle assicurazioni che delle microlesioni come il colpo di frusta, all'epoca dal costo complessivo annuo di circa 2,7 miliardi di euro, non vogliono praticamente sentir più parlare, rendendone impervia la diagnosi anche nei casi in cui non si annidano frodi.

Tanto che le compagnie a valle del varo della normativa, hanno inviato lettere ai loro medici legali invitandoli in sostanza a non riconoscere mai i piccoli danni.

A quel punto la scelta dell'assicurato sarebbe stata solo in perdita: fare esami assai costosi per un risarcimento che avrebbe potuto persino non coprirli o lasciar perdere. E così evidentemente è stato.

Ma sarebbe potuta andare ancora peggio se fosse passata la riforma che il governo Letta aveva inserito nel Destinazione Italia per poi stralciarla insieme agli emendamenti bipartisan di matrice lobbistica che puntavo dritti al cuore del vero problema delle compagnie: il risarcimento dei danni gravi

Un atteggiamento del resto comprensibile: se le banche faticano a prestar denaro, perché mai le assicurazioni non dovrebbero faticare ad assumersi la copertura di rischi?

Ma il peggio deve ancora venire.

Questi regali della politica alle assicurazioni sull'rc auto, purtroppo, sono solo l’inizio.

Ci stiamo avvicinando a un sistema dove ci sarà sempre meno sicurezza sociale con la tendenza a spostarci sulle assicurazioni.

Ci sarà poi da preoccuparsi se a qualcuno verrà in mente una riforma della sanità in stile americano, un immenso e colossale regalo alle compagnie assicuratrici.

2 Luglio 2014 · Patrizio Oliva