Rateizzazione (o dilazione) delle cartelle esattoriali Equitalia » Ciò che è fondamentale conoscere

Rateizzazione (o dilazione) delle cartelle esattoriali Equitalia » Ciò che è fondamentale conoscere

Nell'articolo che segue, vogliamo informarvi su tutto ciò che, fondamentalmente, il contribuente deve conoscere sulla rateizzazione, o dilazione, delle cartelle esattoriali di equitalia.

Cos'è e come funziona il meccanismo di rateazione Equitalia per le cartelle esattoriali?

L'istituto di riscossioni crediti consente, per coloro che non sono in grado di pagare in un'unica soluzione, di accedere alla rateizzazione del debito fino a un massimo di 10 anni distinguendo fra debiti fino a 50.

000 euro e quelli di importo superiore.

Per i primi si può fare domanda semplice senza la necessità di aggiungere alcun tipo di altra documentazione, cosa invece è richiesta per importi superiori.

Equitalia prevede due tipi di piani di rientro: il piano ordinario fino a 6 anni (72 rate con importo minimo pari a 50 euro) e quello straordinario fino a 10 anni (120 rate) per accedere al quale bisogna essere però dimostrare la reale difficoltà economica.

Vediamo, dunque, di chiarire meglio la questione nei capitoli successivi.

Rateizzazione delle cartelle esattoriali di equitalia

Puoi rateizzare le cartelle, gli avvisi di addebito e gli avvisi di accertamento, sia scaduti sia a scadere: puoi anche decidere di rateizzare solo alcune cartelle: ricorda però che le cartelle scadute e non rateizzate ti espongono a eventuali procedure esecutive e cautelari.

Solleciti o avvisi di intimazione non sono di per sé rateizzabili, ma lo sono, se ne ricorrono le condizioni, gli atti in essi contenuti.

Per debiti complessivi fino a 60 mila euro, se disponi delle credenziali di accesso puoi richiedere la rateizzazione nell'area riservata sito di Equitalia.

Altrimenti, puoi presentare l'istanza di dilazione attraverso i modelli reperibili presso lo sportello oppure sul sito internet, a seconda che tu sia una persona fisica o un'impresa.

L'istanza potrà essere presentata allo sportello o inviata per raccomandata con un documento di identità allegato.

Se è tutto a posto, ricevi il piano di ammortamento e i bollettini per pagare; altrimenti, ti inviamo la richiesta di integrazione dell'istanza ed, eventualmente, il suo successivo rigetto.

Puoi decidere tu quante rate chiedere, a secondo della tua situazione economica.

L'importo minimo della rata è di 50 euro e il numero massimo di rate è 72 per le rateizzazioni ordinarie, 120 per quelle straordinarie.

Puoi richiedere un piano di ammortamento con rate costanti o crescenti, qualora tu preveda che la tua situazione economica migliorerà in seguito.

Da notare che alcuni tributi che puoi trovare in cartella non sono rateizzabili da Equitalia, ma direttamente all'ente creditore.

Quando si decade dal beneficio della rateizzazione delle cartelle esattoriali

Per le dilazioni concesse dal 22 ottobre 2015 (a seguito delle modifiche apportate dal Dlgs n. 159/2015), il piano di rateizzazione viene meno se non paghi cinque rate del piano, anche non consecutive.

Per i piani di rateizzazione decaduti entro il 30 giugno 2016 è possibile chiedere la riammissione al beneficio. Da questo nuovo piano si decade in caso di mancato pagamento di due rate, anche non consecutive.

Quando scade una rata, è possibile pagarla lo stesso con i bollettini che ricevuti?

L’importo indicato nel bollettino RAV è valido fino alla data di scadenza.

Se paghi successivamente, è necessario chiedere l’aggiornamento dell’importo recandoti presso: sportelli, sito, gli uffici postali, i tabaccai convenzionati, con banca ITB, i punti vendita Sisal e Lottomatica e gli sportelli bancari.

Se non avete ricevuto i bollettini della rateizzazione, per poter pagare entro la scadenza, è necessario disporre delle credenziali di accesso, così da recuperare i bollettini dall’area riservata del sito di equitalia.

In alternativa è possibile recarsi presso uno degli sportelli.

Sospensione legale della riscossione

In caso di notifica di una cartella con cui Equitalia richiede il pagamento di somme già effettuato, ecco cosa occorre fare per bloccare le eventuali azioni esecutive o cautelari.

Entro il termine di 60 giorni dalla notifica della cartella è possibile presentare a Equitalia, anche in via telematica, una dichiarazione di sospensione legale della riscossione, allegando la documentazione che ne attesti il pagamento già effettuato.

In tal modo, il contribuente beneficerà immediatamente del blocco delle azioni cautelari ed esecutive in attesa che Equitalia riceva la risposta di riscontro da parte dell’ente creditore entro 220 giorni.

Puoi utilizzare questa procedura, entro 60 giorni dalla notifica dell’atto che vuoi contestare, se hai un provvedimento di sgravio dell’ente creditore, se c’è prescrizione o decadenza (intervenute prima della consegna del ruolo), se si è in presenza di una sospensione emessa dall’ente creditore o da un giudice, in caso di sentenza che abbia annullato in tutto o in parte la richiesta (emessa in un giudizio al quale Equitalia non ha preso parte).

Ricevuta la documentazione, Equitalia sospende le procedure di riscossione e inoltra la tua richiesta all’ente creditore, che deve dare una risposta per legge entro 220 giorni.

Se trascorrono 220 giorni dalla richiesta senza che l’ente risponda, quel particolare debito ti sarà comunque annullato nei casi di pagamento già effettuato, sgravio, prescrizione o decadenza.

Procedure per recuperare le somme iscritte a ruolo

Ecco quali sono le procedure che Equitalia può attivare per recuperare le somme iscritte a ruolo.

Equitalia, trascorsi inutilmente i termini per il pagamento, è obbligata per legge ad agire per il recupero delle somme iscritte a ruolo, avviando le procedure cautelari (fermo, ipoteca) ed esecutive (pignoramenti).

Prima dell'iscrizione del fermo amministrativo o dell'ipoteca, Equitalia è obbligata a notificarti, ai fini della validità della successiva misura cautelare, una comunicazione preventiva con cui ti chiede il pagamento del debito entro 30 giorni dalla sua notifica.

L'ammissione a un piano di rateizzazione concessa da Equitalia, non consente di ottenere la cancellazione del fermo amministrativo già iscritto.

Ma una volta concessa la dilazione e pagata la prima rata, puoi chiedere a Equitalia l'assenso alla sospensione del fermo amministrativo, compilando un modello disponibile presso gli sportelli e sul sito internet, e presentarlo al PRA (Pubblico registro automobilistico).

Dove pagare una cartella o un avviso o una rata del piano di rateizzazione

Vi spieghiamo dove pagare una cartella o un avviso o una rata del piano di rateizzazione.

I canali di pagamento, che sono indicati sui documenti che ti vengono recapitati, sono: sportelli Equitalia, gli uffici postali, i tabaccai convenzionati con banca ITB, i punti vendita Sisal e Lottomatica e gli sportelli bancari.

Puoi utilizzare, inoltre, il sito equitalia il tuo home banking (con RAV oppure attraverso il servizio CBILL), il sito di Poste Italiane e gli sportelli automatici bancari e postali abilitati.

Il bonifico è possibile solo per i pagamenti dall’estero.

Le modalità di pagamento dipendono dal canale che vuoi utilizzare. Presso gli sportelli Equitalia puoi pagare in contanti, con assegni bancari e circolari intestati, con bancomat e/o carte di credito.

Tramite il sito puoi pagare con carte di credito o carte prepagate.

Da notare, comunque, che trascorsi 60 giorni dalla notifica della cartella, l’importo indicato sul bollettino deve essere aggiornato con l’importo degli interessi di mora, degli oneri di riscossione a carico del debitore nella misura prevista per i pagamenti tardivi e di eventuali spese per procedure cautelari o esecutive già avviate, così come indicato nella cartella stessa.

L’aggiornamento dell’importo è sempre calcolato sia presso gli sportelli sia presso i seguenti canali: uffici postali, tabaccai convenzionati con banca ITB, punti vendita Sisal e Lottomatica, home banking tramite il servizio CBILL, il sito equitalia.

Se hai ricevuto un sollecito di pagamento o un avviso di intimazione e in-tendi saldarli dopo la data indicata nel relativo documento, dovrai recarti presso gli sportelli oppure usufruire del servizio pagamenti nell’area riservata del sito.

Infine, è possibile richiedere la domiciliazione sul tuo conto corrente degli importi in rateazione, secondo le stesse scadenze del piano di ammortamento.

Potrai presentare la richiesta presso gli sportelli usando il modulo che ti verrà consegnato, oppure scaricando lo stesso modulo dal sito equitalia.

26 Ottobre 2016 · Andrea Ricciardi


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