Rate di una finanziaria impagate – cosa ci si deve aspettare?

Rate finanziaria impagate - che succede ora?

Per 2 mesi non ho pagato rate ed il 29 febbraio scade la terza rata.
Questa sera, lunedi 27, ha telefonato la finanziaria alla quale ho chiesto il finanziamento, e vogliono sapere se domani, martedi 28, riuscivo a pagare la rata di 200eu, ed io risposi di no non avendo i soldi per poterlo fare e nessuno che potesse prestarmene ma avevo assicurato di pagare tutte e tre le rate,sabato 10 marzo, perchè avrei preso lo stipendo.

Risposero che non era possibile visto che, da come scritto nel contratto, alla scadenza della terza rata si sarebbe passati per via legale, e che doveva, in quel preciso momento, decidere se fare partire la pratica o no.

Io risposi che entro il 10 non sarei stato in grado di pagare, lei mi disse che sarebbe partita la pratica, ed io gli dissi va bene.

Disse che il mio debito era di 4.400eu e voleva sapere se avevo una trattenuta del quinto dello stipendio, io le risposi di si, allora mi ha detto che sarebbe arrivata una raccomandata giudiziara, mi chiese l'indirizzo di dove abito e, senza volere ma per colpa dell'agitazione, gli ho dato l'indirizzo sbagliato.

Fine della telefonata.

Queste sono le domande.

E' giusto fare partire la pratica prima che sia scaduta la terza rata non pagata?

Possono causarsi dei problemi con l'indirizzo sbagliato per la raccomandata giudiziaria?

Come posso risolvere questo problema della raccomandata giudiziaria?

L'ufficiale giudiziario puo pignorarmi i beni anche in una casa che non appartiene a me ma a mio nonno, dove io abito da circa 6 mesi ma nessuna carta lo dimostra?

Rate impagate - possibili scenari

Il creditore deve effettuare ricerche anagrafiche per individuare la residenza del debitore. Non deve chiederla al debitore.

Semplicemente perchè un debitore scaltro, non preso dall'ansia di un contatto telefonico, fornirebbe l'indirizzo sbagliato, come ha fatto lei. E le comunicazioni di messa in mora all'indirizzo sbagliato sarebbero come mai inoltrate.

Ancora, le comunicazioni telefoniche intercorse fra debitore e creditore non hanno alcun valore legale. E' come se non fossero mai avvenute. E così dovrebbe essere: il creditore non può molestare il debitore con interviste telefoniche se non è stato da questi esplicitamente autorizzato a farlo.

Nessun creditore di buon senso adirebbe la via giudiziale per un ritardo nel pagamento di tre rate.

Difficilmente il creditore opta per un pignoramento presso la residenza del debitore. Ma, è vero che vale il principio di presunzione di proprietà. Cioè qualsiasi bene presente nella casa in cui risiede il debitore può essere pignorabile, a meno che il terzo non ne dimostri l'effettiva proprietà attraverso l'esibizione delle fatture d'acquisto.

Nel suo caso, comunque, il creditore potrà avvalersi di un'azione esecutiva più efficace: il pignoramento del quinto dello stipendio.

18 Gennaio 2013 · Marzia Ciunfrini