Pignoramento per mancato mantenimento ai figli e precetto

Mancato mantenimento dei figli e conseguenzeo

Il mio quesito riguarda l'argomento del mancato mantenimento dei figli e delle conseguenze.

Nei primi mesi di quest'anno ho avuto difficoltà lavorative, scaturite in un cambio di lavoro. Di conseguenza, per alcuni mesi, non ho potuto far fronte al pagamento del mantenimento dei figli.

La ex moglie ha provveduto a farmi atto di precetto, dal quale per scadenza dei termini - non avendo raggiunto un accordo - è scaturito un pignormento.

Detto pignoramento è stato eseguito presso l'abitazione di proprietà della mia compagna, la quale dovrà provvedere all'opposizione di terzi essendo proprietaria (con documentazione) anche dei mobili.

La mia ex moglie ha provveduto anche ad inviare al mio attuale datore di lavoro un "Invito al versamento di somme ex articolo 8 comma 3 legge 1/12/70 numero 898" - previa messa in mora del sottoscritto - per il quale il datore di lavoro ha deciso di corrispondere direttamente la somma dovuta per il mantenimento mensile, a partire da questo mese, nonostante io abbia ricominciato a pagare regolarmente da tre mesi.

A questo punto rimane la somma non ancora versata precedentemente, per la quale sto cercando un accordo di rateizzazione, del quale non ho certezza d'esito.

La domanda è: può la ex moglie rivalersi ulteriormente sullo stipendio, considerato che con il versamento diretto del datore di lavoro è stato superato il quinto? in quali altri rischi posso incorrere?

Mancato mantenimento del figlio - regole e limiti del pignoramento dello stipendio

Purtroppo per Lei, per quanto riguarda gli alimenti spettanti al coniuge od ai figli si esula dai normali limiti imposti per il pignoramento di stipendi ed emolumenti.

Tutto è lasciato alla discrezionalità del Giudice, il quale tuttavia potrebbe pignorare anche oltre il quinto dello stipendio, ed anche in presenza di altre trattenute che complessivamente sommate vadano oltre il 50% dello stipendio.

La mancata corresponsione degli alimenti da luogo anche a conseguenze penali, anche se avendo Lei ripreso regolarmente i pagamenti si è messo almeno in parte al riparo da questo rischio - alla fine è solo in ritardo sui regolari versamenti.

Purtroppo Le conviene accondiscendere, per quanto possibile, alle richieste di Sua moglie, e del resto pagare gli alimenti è un obbligo anche morale, specie se ci sono figli.

Piuttosto, se non è in condizione di sostenere ulteriormente l'entità dell'assegno di mantenimento, può chiedere al Tribunale una rettifica della cifra.. anche se a riguardo non nutrirei troppe speranze.

30 Ottobre 2012 · Lilla De Angelis