Pignoramento di un conto corrente cointestato

Problema finanziamento e pignoramento di conto corrente

Qualche anno fa mia madre fece da garante a mio fratello che prese un prestito di circa 20000 euro con una finanziaria. Di questo prestito non pagò mai neanche una rata.

La finanziaria, nonostante le diverse richieste di mia madre di trovare un accordo per saldare il debito di mio fratello, anche se a piccole rate (meglio di niente penso io!), non le ha dato la possibilità di saldare se non in un unica soluzione; cosa per noi impossibile! Né a me, in quanto anche io presi un piccolo prestito, che regolarmente pago con puntualità, ma per cui il garante fu lo stesso di mio fratello, ovvero mia madre, Nè a mia madre, essendo segnalata al crif, viene concesso nessun prestito se non la cessione del quinto dello stipendio (a lei,perchè io sono disoccupata) che comunque è già impegnata, il pagamento in un unico blocco non è stato possibile.

Inoltre qualche mese fa con un ordine del tribunale hanno pignorato un conto cointestato a mia madre e a mia nonna ottantenne, in cui viene accreditata unicamente la pensione di quest'ultima.

Spiegata la situazione mi chiedevo se ci fosse una soluzione!

Come possiamo fare per risolvere il problema del debito? E con il conto corrente di mia nonna cosa facciamo?

Se uno viene segnalato al crif, non ha diritto di essere messo in condizioni di pagare i propri debiti?

Dal momento del pignoramento, gli eventuali versamenti sul conto tramite bonifico vengono rispediti al mittente

E' stata una leggerezza imperdonabile quella di cointestare a sua madre, debitrice sottoposta a procedura giudiziale di recupero crediti, il conto corrente della nonna.

La prima cosa da fare adesso, subito, è aprire un altro conto corrente a sua nonna e comunicare all'INPS le nuove coordinate di accredito della pensione. Dal momento del pignoramento, gli eventuali versamenti sul conto tramite bonifico vengono rispediti al mittente.

Per il resto non c'è purtroppo più nulla da fare.

Con l'iscrizione al CRIF non si perde il diritto a rimborsare i propri debiti, ci mancherebbe; e non mi sembra di avere enunciato questo concetto.

Ma, entrando nel girone infernale dei cattivi pagatori, diventa problematico l'accesso al credito. I prestatori chiedono garanzie a copertura del finanziamento da erogare e la propensione al rischio deve essere remunerata a tassi di interesse maggiori a quelli medi di mercato.

Cessione del quinto dello stipendio, mutuo ipotecario di liquidità o la fideiussione di un terzo sono le poche possibilità che restano al cattivo pagatore per ottenere credito.

La prossima mossa, nel caso in cui i fondi disponibili sul conto corrente della nonna non siano sufficienti al rimborso del debito, sarà quella di procedere al pignoramento del 20% della retribuzione percepita da sua madre.

21 Settembre 2012 · Simonetta Folliero