Pd, Parisi chiede le dimissioni Veltroni – serve una "guida seria"

A due giorni dall'assemblea costituente che, sia pur con metà dei delegati presenti, ha eletto la direzione del Pd, l'ex ministro della Difesa Arturo Parisi, considerato una "anima critica" del partito, chiede le dimissioni del segretario, spiegando che "c'è bisogno di una guida e di un pensiero che sia almeno serio se non forte".

"Mi illudevo di poter distinguere la leadership dal leader e perciò chiedevo a Veltroni di cambiare linea - ha detto Parisi in un'intervista pubblicata oggi dal 'Corriere della Sera' - Sono passati due mesi e di fronte ai ripetuti avvertimenti che ci vengono dagli elettori e dall'interno del partito la linea non è cambiata. E' evidente allora che a questo punto bisogna cambiare leader".

Nell'intervista, Parisi ha criticato la "subalternità del governo ombra al calendario e all'agenda del governo sole", e ha accusato Veltroni di non aver detto nulla "sulla sconfitta politica, niente su Roma, sulla Sicilia (il centrosinistra ha perso il Campidoglio e ha riportato un risultato molto deludente alle regionali siciliane), sulle altre amministrative che dalla Sardegna alla Val d'Aosta sono state anch'esse un disastro".

Ma l'ex ministro attacca anche "il clima zuccheroso, buonista e sorridente che ha da sempre caratterizzato la leadership veltroniana".

"Ci sono state stagioni nelle quali 'pensare positivo' era di moda, e bastava copiare alla lettera gli slogan e le forme della propaganda americana - ha detto Parisi nell'intervista al Corsera - Questa è invece una stagione nella quale c'è bisogno di una guida e di un pensiero che sia almeno serio, se non forte, e comunque nostro".

Parisi ha contestato l'assemblea di venerdì scorso, affermando che non c'era il numero legale per eleggere il nuovo organismo dirigente, e si è rifiutato poi di entrare nella direzione del Pd.

L'esponente politico, spesso considerato vicino all'ex premier Romano Prodi, ha però negato che intende uscire dal Pd: "Non sarò io ad andarmene".

Nella sua relazione di venerdì, Veltroni ha detto che il dialogo con il governo Berlusconi sembra ormai definitivamente spezzato dopo la presentazione di un contestato emendamento che punterebbe per l'opposizione a bloccare i processi all'ex premier e ha annunciato una manifestazione contro l'esecutivo in autunno.

Ancora, il leader ha detto, rivolto all'Udc, che il Pd sostiene il bipolarismo e non il bipartitismo, ha avuto accenti critiche per le correnti interne e ha lanciato il tesseramento da luglio.

fonte REUTERS

22 Giugno 2008 · Patrizio Oliva





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