Il mutuo: questo sconosciuto » Ormai è negato anche a chi ha posto fisso

Il mutuo, questo sconosciuto: ormai è negato anche a chi ha posto fisso » Indagine di Altroconsumo e considerazioni

In tv, sui blog, nelle radio e nei giornali si parla solo di una cosa: l'Imu. Di come sia ingiusta, esosa, insostenibile. Già. Si discute addirittura se sia appropriato pagarla sulla terza, sulla seconda o sulla prima casa. Ma forse si dimentica come sia difficile al giorno d'oggi, persino, averla, un'abitazione. Si perchè, senza mutuo, è impossibile acquistare un'appartamento.

Ma ormai, sono veramente pochi gli istituti di credito che lo concedono, anche ed addirittura a chi, ha un mensile ed un lavoro fisso.

Basta passare per caso davanti a una banca per vedere le incredibili promozioni in materia.

E se poi ci capiti dentro, trovare pile di depliant colorati al riguardo.

Ma va male, decisamente male, se ti soffermi a riflettere su quello che in realtà ti propongono quelle stesse pubblicità.

Che, attenzione, non sono ingannevoli.

Ingannevoli sono quegli spot che ti propongono mari e monti senza poi neanche concederti un pranzo al sacco al parco sotto casa.

Le banche no, non ingannano, te lo scrivono chiaro che il mutuo non te lo vogliono dare e non te lo danno, senza bisogno di saper leggere tra le righe.

Tanto da descrivere come incentivo straordinario che finanziano fino al 60% del valore dell'immobile.

E la cosa ha due significatici.

Ovvero, che se va bene il 40% ce lo devi mettere tu, in contanti.

Se, come spesso succede, va male lo puoi sempre chiedere alla banca che a quel punto invece di erogarti un mutuo ti concede un prestito. Ma può anche succedere che le due cose accadano indistintamente.

Ma non finisce qui.

Te lo dicono, senza tanti giri di parole, che il mutuo può essere regolato secondo il tuo stipendio, e quel può in realtà significa deve, fingendo di ignorare che ormai lo stipendio fisso lo prendono solo politici e manager pubblici.

Ma anche se ce l'hai davvero, il mensile fisso, le cose non cambiano di una virgola.

Si può negare il mutuo anche a chi ha un lavoro a tempo indeterminato e guadagna quattromila euro al mese.

È l’ennesima faccia della crisi economica.

Secondo un indagine di Altroconsumo Il 26% degli istituti visitati da Mario, il candidato della ricerca, nelle vesti di un quarantenne single con 4.000 euro di stipendio fisso, ha rispedito al mittente la domanda di finanziamento di 240mila per l'acquisto della prima casa, pari all'80% del costo complessivo dell'appartamento (300mila euro).

Le motivazioni? Le più incredibili: Il suo reddito è troppo basso.

Oppure: La cifra che chiede è troppo alta, al massimo può aspirare al 60-70% del valore della casa.

Per passare poi alle spiegazioni legate alla policy aziendale.

Da un noto istituto di credito di Milano, ad esempio, il fantomatico Mario si è sentito addirittura dire che: La banca non incoraggia i mutui.

Altre banche hanno chiesto un garante. Altre ancora, non danno nemmeno più spiegazioni, con la scusa di aver esternalizzato l’ufficio mutui.

Se non sei correntista, nemmeno ti ricevono spiegando che: questa circostanza non depone di certo a favore del richiedente.

Eggià. La fotografia che emerge dall'indagine è agghiacciante: le banche arrivano a sottrarsi al proprio ruolo di motore economico attraverso la concessione di finanziamenti ai risparmiatori pur di non esporsi ad alcun rischio.

Riassumendo: gli istituti non rischiano nulla, tengono gli spread alti e nonostante il cliente sia affidabile valutano la concessione del mutuo solo se si sottoscrive il conto corrente, la polizza vita o incendio vendute da loro.

14 Ottobre 2013 · Patrizio Oliva