Contratto di mutuo » Banche chiedono ritorno alla penale per l’estinzione anticipata

Gli istituti di credito italiani lamentano la pressione fiscale e chiedono a gran voce il ritorno della penale sull'estinzione anticipata dei contratti di mutuo.

Sebbene il contesto attuale non faccia auspicare ad una ripresa immediata, sono in molti ad adoperarsi per costruire una propria autonomia familiare, impegnandosi nella ricerca di una casa e informandosi sui requisiti e le modalità per ottenere un mutuo.

In casi di gestione ponderata delle proprie finanze o di condizioni particolarmente favorevoli, può inoltre verificarsi la possibilità, da parte del cliente, di concludere il proprio contratto di mutuo prima della scadenza, versando il capitale residuo e riducendo gli interessi da pagare alla banca.

Questa pratica prende il nome di estinzione anticipata del mutuo. Spieghiamoci meglio.

L'estinzione anticipata del mutuo è la facoltà, attribuita al mutuatario, di restituire il mutuo anticipatamente come previsto dalla legge per i contratti di credito fondiario.

A fronte di questo mancato guadagno la banca poteva, prima della legge Bersani, in linea generale e se previsto nel contratto, richiedere un compenso, chiamato anche commissione e, a volte, penale.

Tuttavia, ai sensi della Legge 40/2007 ( legge Bersani) erano diventate nulle e non potevano più essere stipulate clausole che prevedevano penali, commissioni e altre prestazioni per il caso di estinzione anticipata, o di rimborso parziale anticipato, dei mutui stipulati o accollati a seguito di frazionamento per l'acquisto o per la ristrutturazione di unità immobiliari adibite ad abitazione ovvero allo svolgimento della propria attività economica o professionale da parte di persone fisiche.

Ora, però, le banche vogliono che sia reintrodotta la penale per l’estinzione anticipata dei mutui.

A sostenere il ritorno della commissione per estinzione anticipata del prestito immobiliare, a carico dei clienti, è l'Abi, l’associazione delle banche italiane, in un dossier di 41 pagine presentato al Ministro dell'Economia.

Si tratta di un lungo elenco di richieste al governo. In particolare, si legge nel fascicolo, le banche italiane sono le uniche nella UE a non prevedere penali per l'estinzione anticipata dei mutui, una disparità che si traduce in non poche difficoltà relative alla gestione dei costi di raccolta e delle spese di impiego per l'intera durata dei finanziamenti accesi per l'acquisto di un'abitazione.

Le banche chiedono pertanto il ripristino delle sanzioni che dovrebbero essere introdotte per un lasso di tempo proporzionale alla durata del mutuo.

Noi, intanto, speriamo non avvenga l'ennesimo regalo a favore degli istituti di credito.

1 Luglio 2014 · Gennaro Andele