Debiti eccessivi per una madre sola con mutuo casa

Forti debiti

Sono una mamma nubile e single di un bambino di 7 mesi; nel 2010 ho chiuso un'attività commerciale, aperta 2 anni prima, con forti debiti.

Attualmente ho un lavoro a tempo indeterminato e percepisco 1.450 al mese, vivo in un appartamento che sto pagando con un mutuo ipotecario la cui rata mensile si aggira intorno ai 500, ho una'altra rata con compass di 540 per un ammontare di 20.000, una rata con findomestic di 40 per complessivi 700 e un paio di ex fornitori che mi hanno fatto avere dei solleciti di pagamento tramite le agenzie di recupero crediti, per un ammontare di 13.

000 ca.

Specifico che uno dei due creditori risiede all'estero. Non ho un soldo in banca e mia mamma, che ha una casa di proprietà ed è sola e pensionata, ha dovuto fare 2 prestiti per aiutarmi.

Dimenticavo di dire che sono protestata e sagnalata come cattiva pagatrice, anche se da circa 1 anno pago regolarmente tutte le mie rate, rimanendo di fatto senza un soldo.

Dopo 1 settimana dall'erogazione dello stipendio. vorrei sapere concretamente cosa rischio e se ci sono vie di fuga.

Consigli su come gestire i debiti

La casa va venduta ad un terzo (non sua madre) che la elegga ad abitazione principale, accollandosi il mutuo o, se la banca non concede l'accollo, contraendone uno finalizzato all'acquisto.

I soldi che residuano dal rimborso della quota capitale del mutuo vanno restituiti a sua madre, pensionata, in ragione dei finanziamenti contratti per la figlia. La casa di sua madre non può rischiare di essere sottoposta a pignoramento a causa di sempre possibili, future difficoltà.

Se qualcosa avanza, va depositata in un conto corrente intestato sol a sua madre, di cui lei può riservarsi delega ad operare e disporre.

A questo punto potrà anche indicare ai creditori dove lavora, per procedere al pignoramento del venti per cento dello stipendio. Sarà un bel vedere chi arriverà primo. Gli altri dovranno attendere il rimborso dei crediti di chi l'avrà preceduto.

Insomma, pur perdendo lo status si "proprietaria" di casa, che nella specifica situazione rappresenta una condizione di estremo svantaggio, può pianificare una vita serena insieme a suo figlio.

Per il rimborso di tutti i debiti le preleveranno alla fonte 290 euro al mese, e non dovrà più pensare a scadenze, rid, bollettini e bonifici. La qualità della sua vita sarà sicuramente migliore, se si libera del fardello che per un debitore è sempre il possesso di un bene immobile.

Certo, ci vuole un pò di coraggio ... Non si lasci affabulare da chi le dirà che la casa, frutto di tanti sacrifici non va venduta. La sua situazione è insostenibile nel tempo e, per di più, rischia di coinvolgere nel dissesto anche la sua povera madre.

Fra qualche anno potrebbe trovarsi comunque senza casa, la vendita all'asta frutterà pochissimo, tenuto conto dei costi di procedura, e i debiti saranno, nel frattempo, lievitati a dismisura per spese legali ed interessi. Quando c'è cancrena, bisogna amputare. Non esistono altre vie di fuga.

20 Settembre 2012 · Simonetta Folliero