Leasing » Contratto risolto e moto non restituita? E’ reato

Contratto di leasing risolto e motocicletta non restituita: la mera detenzione qualificata è reato.

Ciò, perchè l’interversione del possesso sussiste anche in caso di mera detenzione qualificata.

Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, sezione penale, con la sentenza numero 5201/14, depositata il 3 febbraio 2014.

Leasing ed appropriazione indebita

Nel procedimento che ha fatto scaturire la pronuncia esaminata, un uomo aveva presentato ricorso per Cassazione dopo che in primo e secondo grado era stato condannato per il reato di appropriazione indebita.

Il ricorso era fondato sul fatto che, secondo quanto affermato dai legali dell'imputato, mancavano gli elementi costitutivi del reato, sia oggettivi che soggettivi, in quanto in relazione al bene oggetto del contratto di leasing, cioè una motocicletta, lo stesso imputato non si era comportato come se ne avesse effettivamente possesso.

L'uomo, infatti, sosteneva di non essersi mai rifiutato di riconsegnare il bene in questione, avendo indicato il luogo in cui era custodito, ed anche il nominativo della persona che lo aveva in tutela.

Ma gli Ermellini, rigettando completamente il ricorso, hanno rilevato che nel caso di ritenzione di un veicolo utilizzato come proprio, nonostante la risoluzione del contratto di leasing e la richiesta di restituzione del bene da parte della società di leasing, l’interversione del possesso è valida anche in caso di semplice detenzione qualificata, la quale consiste nell'esercizio sulla cosa di un potere di fatto esercitato al di fuori della sfera di sorveglianza del titolare.

Nella fattispecie, infatti, il motociclista, pur essendo consapevole di non essere proprietario del mezzo e, quindi, di non poter esercitare i relativi poteri su di esso, aveva consegnato ad una terza persona il motoveicolo.

13 Febbraio 2014 · Giovanni Napoletano