Libretti di risparmio al portatore di pensionati ed eredi » Blocco delle banche

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Le banche bloccano i libretti di risparmio al portatore di pensionati ed eredi

A causa delle maxi multe imposte dal Decreto Salva Italia molti pensionati ed i loro eredi si sono trovati, dalla sera alla mattina, con i loro libretti di risparmio al portatore completamente prosciugato o, comunque, bloccati dall'Istituto di credito.

Come è successo? Dal 31 dicembre 2011, i libretti di risparmio al portatore possono ormai avere solo un saldo di massimo 999,99 euro: una misura voluta dal Governo Monti, ma passata inosservata sotto gli occhi di tutti.

Infatti, all'articolo 12, comma 1, del decreto legislativo 201/2011 (cosìdetto Decreto Salva Italia), si legge: Le limitazioni all'uso del contante e dei titoli al portatore, dicui all'articolo 49, commi 1, 5, 8, 12 e 13, del decreto legislativo21 novembre 2007, numero 231, sono adeguate all'importo di euro mille:conseguentemente, nel comma 13 del predetto articolo 49, le parole:"30 settembre 2011" sono sostituite dalle seguenti: "31 dicembre 2011".

In caso di mancato rispetto di questo limite, il Ministero dell'Economia e delle Finanze irroga delle sanzioni di minimo 3.000 euro.

Una cifra spropositata, se si considera che i libretti di risparmio sono da sempre utilizzati dai pensionati o comunque da gente anziana, per conservare gli ultimi risparmi di una vita ed, eventualmente, trasferirli agli eredi.

Ed a volte la sanzione è così elevata da andare a superare l’intero importo del libretto che, pertanto, non viene più restituito all'avente diritto dall'istituto di credito.

Le banche erano tenute a dare ampia comunicazione e diffusione a questa notizia tra i rispettivi clienti.

Ma, come spesso succede nel nostro Paese, le comunicazioni non sono mai avvenute.

Perciò, dall'entrata in vigore del decreto, ogni libretto di risparmio con saldo pari o superiore a mille euro si sarebbe dovuto chiudere oppure essere ridotto 999,99 euro.

Chi non si è messo in regola subisce l’applicazione di una multa di non meno di tremila euro, con conseguente blocco dell'intero libretto se di importo inferiore appunto a tale sanzione.

Uno scandalo, anzi, una truffa chiara e trasparente a gente che ha risparmiato per anni, portata a termine anche con la complicità degli istituti di credito che, come sempre, fanno buon viso a cattivo gioco.

31 Luglio 2013 · Stefano Iambrenghi