IVA » Il nuovo inesorabile aumento è stato approvato alla Camera

Manca solo l'approvazione del Senato per rendere definitiva la legge di Stabilità: tra le note, aumento dell'IVA al 25,5%.

Nel 2018 l'Iva potrà aumentare sino al 25.5% Dalla Camere, infatti, arriva il primo via libera alla legge di Stabilità, che ora passerà al Senato per l’ultima approvazione.

Se anche il Senato darà l'ok, sarà confermato, dunque, anche l’aumento dell’IVA, che verrà spinta fino al 25,5% grazie alla famigerata clausola di salvaguardia, ovvero una previsione che scatta in automatico se non vengono raggiunti determinati obiettivi di bilancio e di spending review.

In parole povere, con questa clausola, dopo l'approvazione la legge, l'IVA può aumentare ulteriormente.

Ma non solo: sono previsti aumenti anche per le accise sui carburanti.

Si calcola, pertanto, una stangata pari a 842 euro a famiglia. Secondo i conti effettuati, la spesa maggiore sarebbe di 266 euro con il passaggio dell'IVA dal 10% al 13% e di 461,18 euro in più per il passaggio dal 22% al 25,5%.

Un aumento di 28 euro sarebbe inoltre dovuto alle ricadute dirette dovute all'incremento delle accise sui carburanti (a regime) ed altri 87 euro alle ricadute indirette per l'aumento dell'IVA su gas, elettricità + accise sui carburanti (che incidono su costi di produzione e costi di trasporto) a regime.

Peraltro, l'incremento dell’Iva potrebbe determinare un crollo dei consumi delle famiglie italiane per 65 miliardi di euro nel triennio 2016-2018.

L'incremento dell'imposta andrebbe a colpire la maggior parte dei beni e dei servizi, rivelandosi un'arma a doppio taglio: pur avendo come obiettivo l'aumento del gettito nelle casse dello Stato, rischia di contrarre ulteriormente i consumi degli italiani.

I cittadini subirebbero un rincaro dei prezzi stimato nel 2018 pari al 2,5 per cento più alta rispetto al 2015, con un conseguente calo dei consumi, contrazione del reddito e un'ulteriore riduzione dell'occupazione.

30 Novembre 2014 · Patrizio Oliva