La fattura quietanzata del carrozziere non è una prova sufficiente per il risarcimento danni, tanto più se proviene dalla stessa parte che intende utilizzarla in qualità di cessionaria del credito

Si tratta del principio di diritto enunciato dai giudici della Corte di cassazione con l'ordinanza 3293/2018, i quali hanno stabilito che la fattura non costituisce, di per sè, prova del danno e l'eventuale indicazione quietanza, apposta sulla stessa, non è sufficiente a dimostrare l'avvenuto pagamento, in difetto di ulteriori elementi di prova, tanto più se proviene dalla stessa parte che intende utilizzarla in qualità di cessionaria del credito.

A parere dei giudici di legittimità, infatti, anche l'eventuale ammissione di responsabilità contenuta nella contestazione amichevole di sinistro, non può costituire prova dell'effettivo svolgimento delle riparazioni.

18 Febbraio 2018 · Giovanni Napoletano