Fermo amministrativo su ciclomotore » Strappare i sigilli costituisce reato

Se, dopo aver subito il fermo amministrativo sul proprio ciclomotore, ci si appresta a strappare i sigilli, si commette un reato penale.

Lo ha stabilito la Corte di Cassazione la quale, con la pronuncia 37533/13, ha sancito che: È stato già definitivamente affermato da questa Suprema Corte con decisione delle Sezioni Unite, dal cui indirizzo interpretativo non si ravvisano ragioni per discostarsi, che "il reato di violazione di sigilli è configurabile anche nel caso in cui i sigilli siano stati apposti esclusivamente per impedire l'uso illegittimo della cosa, perché questa finalità deve ritenersi compresa in quella, menzionata nell'articolo 349 codice penale, di assicurare la conservazione o la identità della cosa.

A parere degli Ermellini, quindi, chiunque venga sorpreso a strappare il documento con l’indicazione del provvedimento di fermo amministrativo compie il reato di violazione di sigilli.

Questa infrazione alla legge, è disciplinata dall'articolo 349 del Codice Penale, dove si legge che: Chiunque viola i sigilli, per disposizione della legge o per ordine dell'autorità apposti al fine di assicurare la conservazione o l'identità di una cosa, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 103 a euro 1.032 [c.p. 29]. Se il colpevole è colui che ha in custodia la cosa, la pena è della reclusione da tre a cinque anni e della multa da euro 309 a euro 3.098.

Attenzione, si parla addirittura di reclusione.

Inoltre, dal punto di vista civile, è bene ricordare che chi viene colto a circolare con un veicolo sottoposto a fermo amministrativo subisce una multa tra 714 euro e 2.859 euro, oltre alla confisca del mezzo.

30 Settembre 2013 · Carla Benvenuto