Etica dell’indebitamento

Non si tratta di fondare chissà quale nuova etica ma di non perdere di vista alcuni punti di riferimento essenziali e irrinunciabili. I debiti vanno restituiti. Aiutare o essere dalla parte di chi è indebitato e non sa come uscire dalla sua situazione non significa assolutamente trovare scappatoie al dovere preciso di restituire il “dovuto”. E bisogna far molta attenzione ad essere rigorosi nel rispetto del principio di riferimento altrimenti con la copertura ideologica della solidarietà verso chi è nei guai si finisce per giustificare ciò che è eticamente inaccettabile da qualsiasi punto di vista.

Tanto rubare è eticamente e moralmente errato, quanto è errato non pagare un debito contratto con qualcuno che ha fornito oggetti o prestazioni. Ma allora cosa significa sostenere una persona indebitata? Significa prima di tutto non perdere mai di vista questo principio fondamentale che va ricordato e richiamato, comunque e sempre. E poi quando risulta assolutamente impossibile la restituzione vedere se esistono soluzioni tecniche che limitino le conseguenze del debito non saldato, partendo dalla considerazione che ulteriori danni non saldano comunque il debito né necessariamente fanno fare passi avanti nella presa di coscienza degli errori che hanno portato al debito insolvibile. Nel cercare le soluzioni si dovrà comunque tenere sempre presente che una volta ricomposta una situazione dove magari un nuovo stile di vita permette di vivere secondo le proprie disponibilità finanziarie, il dovere di pensare a modi di restituzione anche molto dilazionati rimane. Laddove questo è ragionevolmente possibile ovviamente. Si tratta insomma di tenere presente che un eventuale risanamento, come dice proprio l’etimologia del termine, è la cura di una malattia e come tale quindi di qualcosa che rimane da giudicare negativamente e da riscattare almeno idealmente. Altrimenti daremmo forza alla logica del minor male che vince sull’etica e sulla morale permettendo ogni sorta di giustificazione di comportamenti sbagliati e da stigmatizzare. Credo che come Caritas Ticino non potremmo mai equivocare la solidarietà nei confronti dell'indebitato con l’ingiustizia nei confronti del creditore.

Roby Noris

10 Novembre 2007 · Antonio Scognamiglio