Equitalia e i solleciti di pagamento » Motivi di contestazione

Equitalia, riguardo alla notifica dei solleciti di pagamento, relativi soprattutto alle cartelle di modico valore (ammontare inferiore ai mille euro) non agisce in modo del tutto legittimo. Vediamo quali precauzioni adottare.

Il sollecito di pagamento dovrebbe essere, di norma, un atto successivo alla notifica delle cartelle esattoriali e sarebbe previsto solo nel caso di debiti che non superano i 10.000 euro.

Dunque il contribuente che, a suo tempo, non abbia pagato, né impugnato o contestato, la cartella ricevuta, dovrebbe ricevere un sollecito di pagamento, che funge da promemoria del debito, prima che vengano avviate azioni esecutive nei suoi confronti.

Nel caso di cartelle di modico valore il tempo necessario prima di avviare azioni esecutive deve essere di almeno 120 giorni.

Per di più, al sollecito deve essere allegato un dettaglio degli addebiti, dal quale si possa comprendere a quali tributi e a quali cartelle si fa riferimento.

Per il cittadino è importantissimo verificare quest’ultimo dettaglio; in particolare bisogna verificare se alcuni importi siano non dovuti perché, ad esempio, siano già stati pagati, oppure siano stati prescritti, oppure ancora siano stati illegittimamente addebitati.

Il consiglio, sempre valido, è allora quello di controllare che tutte queste condizioni siano state rispettate prima di pagare, per capire se sussistano validi motivi di contestazione alle richieste di Equitalia e degli enti creditori.

In particolar modo bisogna sapere che il sollecito di pagamento notificato dall'Agente della riscossione, secondo la Corte di Cassazione, è classificabile al pari di un avviso bonario e, quindi, può essere impugnato in via giudiziaria.

Per questo motivo, dopo essersi accertati di aver subito un trattamento scorretto è possibile proporre ricorso, nei termini di legge, davanti al Giudice di Pace, alla Commissione Tributaria oppure al Giudice del Lavoro.

In alternativa c’è sempre la possibilità di autotutela, e quindi di presentare (in proprio o con l’aiuto di un legale, direttamente ad Equitalia o all'ente che ha emesso il ruolo) un’istanza di annullamento e sgravio di intere cartelle oppure di singoli importi non dovuti.

17 Gennaio 2014 · Andrea Ricciardi