DSU ISEE - compagni conviventi appartengono allo stesso nucleo familiare?
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Ho letto e riletto le vostre indicazioni per l’inserimento o meno del convivente non coniugato nel modello ISEE ai fini di assegno familiare e nido.
Io e il mio compagno conviviamo da 5 anni e abbiamo insieme, tra un mese, due figli.
Per la prima figlia il caaf mi ha sempre fatto inserire i suoi redditi nel MIO isee, ma leggendo ora le vostre indicazioni sono quasi sicura che non dovevo.
Mi confermate che io con le bambine costituisco un NUCLEO FAMILIARE e lui con le bambine un altro?
Se tutto questo è vero vuole dire che per 3 anni ho pagato piu del dovuto al NIDO. Cosa posso fare con il Caf che mi ha fatto sbagliare???
Grazie mille. Roberta
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21 Marzo 2010 · Andrea Ricciardi
Quello mio.
Lei forma un nucleo familiare con un solo elemento. Ma solo per ISEE standard. Se l’ISEE è finalizzato ad avere agevolazioni per le tasse scolastiche allora il nucleo familiare è costituito da padre, madre e figli.
Io e la mia compagna abbiamo 2 figli 13-22 anni. Lei abita con i figli dove ha la residenza diversa dalla mia. Il mio domicilio non è con loro. Ho un appartamento prima casa pignorato dalla banca, senza lavoro,senza auto, con una società Sas che da 2 anni ha fatturato 23.000 euro ivata. Da Dicembre sono fermo per un incidente dal lavoro, e non credo che riuscirò a tenere aperta l’azienda.
Come viene considerato il nucleo famigliare ai calcoli isee?grazie
Quale nucleo familiare: quello suo o quello di sua moglie?
Perché due persone conviventi vengono considerate nello stesso nucleo familiare ai fini DSU/ISEE (quindi con cumulo di redditi e patrimoni) mentre ai fini della dichiarazione dei redditi non è possibile risultare a carico di uno dei due in quanto non coniugati (perdendo la possibilità di portare a deduzione o detrazione spese)? Non si tratta di una palese diversità di trattamento da parte dello Stato? In altre parole quando deve incassare (IRPEF) i conviventi vengono parificati a individui singoli, mentre in caso di erogazione bonus vengono considerati insieme.
grazie
Bisognerebbe chiederlo ai legislatori, non a noi.
se due persone anche dello stesso sesso hanno la stessa residenza, risultano conviventi? sono considerate parte dello stesso nucleo familiare? questo per cercare di capirci qualcosa sulla DSU e il conseguente calcolo ISEE… grazie
Abbiamo due amici Tizio e Caio, e Caio chiede il trasferimento di residenza presso Tizio: se l’uno, l’altro o entrambi, in questa occasione, non dichiarano esplicitamente all’anagrafe l’assenza di qualsiasi rapporto di parentela o di affetto fra loro, vengono inseriti, di default, nella medesima famiglia anagrafica, o in parole semplici, nello stesso stato di famiglia e, pertanto risultano conviventi nella stessa residenza e componenti della medesima famiglia anagrafica. E allora, Se Tizio e Caio non sono coniugati – cosa che potrebbe portare l’uno, l’altro o entrambi a far parte del nucleo familiare del rispettivo coniuge non convivente – e se l’uno, l’altro o entrambi risultano a carico fiscale dei propri genitori avendo età inferiore ai 26 anni – cosa che potrebbe portare l’uno, l’altro o entrambi a far parte del nucleo familiare dei rispettivi propri genitori – ebbene, Tizio e Caio faranno parte del medesimo nucleo familiare (aspetto esclusivo a cui porre attenzione per quel che attiene la DSU/ISEE.
E’ tutto chiaro quello che è stato detto.
Ho una domanda:
Io e la mia compagna non abbiamo dichiarato nulla al momento dell’iscrizione anagrafica di residenza dell’una e dell’altro, quindi facciamo parte dello stesso nucleo familiare e la DSU/ISEE comprende redditi e patrimoni di entrambi.
Come facciamo per ottenere nuclei familiari disgiunti?
In comune (all’ufficio anagrafe) ci hanno detto che non è possibile tornare indietro; è vero?
Occorre adire le vie legali?
Ringrazio in anticipo per qualsiasi chiarimento.
Saluti
Livio 48
Tralasciando le vie legali, sempre utili a chi dovrebbe tutelare e quasi mai al tutelato, più semplicemente occorre che uno dei due cambi residenza per un pochino, e poi ritorni lì, da dove è venuto. Questa volta, però, andrà contestualmente comunicato da entrambi (basta produrre un atto di notorietà) che fra i due soggetti che andranno a convivere sotto lo stesso tetto non esistono vincoli di parentela, nè di affettività.
Dovrà dichiararsi che la convivenza è motivata da semplice offerta di ospitalità per motivi di lavoro, di studio, di assistenza o altro.