Zii incapaci di intendere o inabili e nomina amministratore di sostegno


Se gli zii non sono stati dichiarati interdetti o inabili, per la richiesta di amministrazione di sostegno è richiesto il consenso del nipote delegato





Siamo in sette nipoti, abbiamo tre zii anziani che non hanno figli, 2 di questi zii hanno una demenza, mentre uno ha una seria malattia fisica: Ora, gli zii sono stati trasferiti in una struttura per anziani da qualche giorno, e tutti i nipoti sono stati d’accordo. Solo ieri ho saputo che uno dei miei cugini si è fatto fare la delega ad operare sul conto, ufficialmente per poter utilizzare i soldi che servono per la gestione della situazione. Ovviamente ha portato gli zii in banca da solo, senza informare gli altri. Noi gli abbiamo chiesto ovviamente di presentare gli estratti conto ma ancora nessuna risposta. Ora, posto che anche noi altri, volentieri avremmo potuto e voluto gestire la situazione, altro non abbiamo potuto fare se non accettare la cosa. Già il fatto che l’impiegato bancario abbia accettato la firma per la delega degli zii dementi mi sembra un po’ strano. Inoltre abbiamo saputo che questo cugino, ogni giorno parlava male di noi all’unico zio in grado di capire. Tutto ciò premesso vi chiedo un consiglio su cosa sarebbe meglio fare per tutelarsi vista la situazione. Per esempio chiedere un tutore o cos’altro. Grazie

Se i soggetti non sono stati dichiarati (con precedente sentenza) interdetti (ovvero incapaci di provvedere ai propri interessi a causa di un’abituale infermità di mente) o inabili (ovvero incapaci di provvedere ai propri interessi a causa della impossibilità oggettiva, assoluta e permanente dovuta a deficit psichico o fisico), la eventuale richiesta di nomina di amministratore di sostegno, a pena di inammissibilità, richiederebbe l’assenso scritto anche del nipote delegato (evento da ritenersi poco probabile).

Dunque, la strada (peraltro non agevole) che bisognerebbe necessariamente percorrere è quella di affidarsi ad un avvocato che operi nella giurisdizione in cui risiede la struttura che ha accolto gli zii, il quale proceda con ricorso finalizzato a dichiarare quest’ultimi interdetti o incapaci. Per dirimere la questione il giudice dovrà inevitabilmente nominare un Consulente Tecnico d’Ufficio (CTU) che sottoporrà a visita medica gli zii del ricorrente: le spese giudiziali e di consulenza tecnica (oltre la parcella dovuta all’avvocato) saranno, naturalmente, poste a carico del ricorrente o dei ricorrenti.

Comunque, se io fossi fossi vedovo e senza figli. ai cari nipotini – figli di fratelli, che mi hanno lasciato finire in una struttura RSA – farei uno scherzetto cinese lasciando tutto allo Stato oppure agli infermieri della RSA che si prendono cura di me.

19 Settembre 2023 · Marzia Ciunfrini


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