Vuoi cambiare caldaia? – Ecco bonus ed agevolazioni

Sostituire una caldaia vecchia può portare benefici anche sulla bolletta, grazie al risparmio energetico garantito dai modelli più nuovi ed efficienti.












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Vorrei sostituire la mia vecchia caldaia con un nuovo modello più efficiente e più sostenibile dal punto di vista ambientale, anche per risparmiare sulla bolletta: ho saputo che esistono bonus ed agevolazioni in questi casi.

Quali sono?

Dopo le temperature sopra la media stagionale delle ultime settimane, il freddo inizia a farsi sentire anche in Italia, così, molti cittadini, con l’avvicinarsi dell’inverno, devono acquistare o cambiare la caldaia: per loro esistono diversi incentivi, agevolazioni e bonus.

Sostituire una caldaia vecchia può portare benefici anche sulla bolletta, grazie al risparmio energetico garantito dai modelli più nuovi ed efficienti.

In base al tipo di lavoro che si effettua e ad alcuni requisiti da rispettare, sono previste diverse agevolazioni: si va dalla detrazione al 90% delle spese con il Superbonus a quella al 50% per l’installazione di una caldaia a condensazione, passando dall’agevolazione sul 65% delle spese per la sostituzione con determinati modelli.

I bonus caldaia rientrano nel gruppo degli Ecobonus: chi sostituisce il vecchio impianto di riscaldamento può fare richiesta fino al 31 dicembre 2024.

Prevista una detrazione del 50% delle spese sostenute da chi effettua una sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione, di classe A o superiore.

Si sale al 65% se, oltre alla sostituzione, vengono installati strumenti evoluti di termoregolazione
Manovra 2024, quali sono gli aiuti per le famiglie.

Per accedere al bonus caldaia non sono previsti limiti Isee. Il nuovo impianto deve sostituirne uno già esistente, anche se non attivo. Le spese devono essere documentate attraverso pagamenti tracciabili. Può essere richiesto dai proprietari dell’immobile o da chi ha un diritto reale su di esso, ma bisogna comunicare all’Enea i lavori effettuati.

Sono ammesse le spese per lo smontaggio e il montaggio.

Le spese per la caldaia possono rientrare nel bonus ristrutturazioni. La detrazione per l’acquisto dell’impianto è al 50%. Si può ottenere anche senza sistema evoluto di termoregolazione e si può abbinare al bonus mobili, in caso di acquisto di mobili ed elettrodomestici all’interno di una ristrutturazione.

La caldaia deve essere almeno di classe A. Il limite di spesa è di 96mila euro

Con l’Ecobonus si può avere la detrazione al 65% per l’acquisto e l’installazione di caldaie a condensazione che siano almeno di classe energetica A.

Andranno installati anche dei sistemi di termoregolazione evoluti di Classe V (termostato d’ambiente modulante, che cambia la temperatura dell’acqua in base a quella ambientale), Classe VI (centralina di termoregolazione o sensore ambientale, che cambia la temperatura dell’acqua basandosi sia sulla temperatura interna sia sull’esterna) e Classe VIII (centralina di controllo ambientale con più sensori).

Il Conto Termico – nato per incentivare interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili per impianti di piccole dimensioni – permette di beneficiare di una detrazione fiscale fino al 65% per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernali già esistenti con impianti a pompa di calore; l’installazione di impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria; la sostituzione di scaldacqua elettrici con impianti a pompa di calore.

La sostituzione della caldaia può rientrare anche nel Superbonus al 90%, ma per l’immobile ci deve essere un aumento di almeno 2 classi di efficienza energetica o un progetto mirato all’incremento di efficienza energetica. Il modello della caldaia deve essere a condensazione, almeno di Classe A.

È necessaria l’asseverazione di un progettista che certifichi il miglioramento delle classi: servono lavori di riqualificazione energetica che coinvolgano il condominio, perché la sola sostituzione della caldaia non consente l’avanzamento di 2 classi.

Per chi sostituisce un impianto di climatizzazione che è utilizzabile anche per generare calore ci sono almeno tre agevolazioni fiscali: il bonus casa, previsto per le ristrutturazioni edilizie, l’Ecobonus per gli interventi di riqualificazione energetica, il Superbonus 90%. Bisogna comunicare all’Enea la data di fine dei lavori, le spese sostenute e le caratteristiche dell’impianto. Oltre a inserire nella richiesta una serie di documenti e certificazioni.

Per le agevolazioni di cui abbiamo parlato sopra, tranne il Conto Termico, da mesi non è più valido lo sconto in fattura o la cessione del credito: le detrazioni devono quindi essere inserite nella dichiarazione dei redditi. Per il Conto Termico il limite massimo per l’erogazione degli incentivi in un’unica rata è di 5.000 euro e i tempi di pagamento sono all’incirca di 2 mesi.

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20 Ottobre 2023 · Andrea Ricciardi

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