Vendita locale commerciale C1 pervenutomi da donazione

Se l’immobile è stato donato, la tassa sulla plusvalenza non è dovuta: tuttavia, l’operazione, sotto un aspetto fiscale, può presentare rischi


DOMANDA

Sono in procinto di vendere il cespite in oggetto proveniente da donazione al prezzo di 650 mila euro: l'acquirente é stato edotto del fatto che si tratta di acquisto da donazione.


RISPOSTA

DOMANDA

Sono in procinto di vendere il cespite in oggetto proveniente da donazione al prezzo di 650 mila euro: l’acquirente é stato edotto del fatto che si tratta di acquisto da donazione. Detto ciò, vorrei sapere se in qualità di venditore mi spetta di pagare tasse e gabelle varie allo stato ed eventualmente in che misura. Fermo restando che i miei redditi familiari non superano i 15000 euro.

BEGINNISH

RISPOSTA

Al momento del trasferimento di proprietà, in sede di atto notarile, alla plusvalenza da cessione dell’immobile (differenza fra importo di vendita e importo di acquisto) può essere applicata un’imposta sostitutiva del 26%. Questo tipo di tassazione è alternativo alla tassazione ordinaria IRPEF che il venditore può scegliere.

Se l’immobile è ricevuto in donazione, la tassa sulla plusvalenza non è dovuta: tuttavia, l’operazione, sotto un aspetto fiscale, può presentare alcuni rischi. Infatti, l’Agenzia delle Entrate tende a qualificare questa operazione come un’elusione: un illecito tributario, a fronte del quale al donante e al donatario potrebbero essere applicate rilevanti sanzioni economiche (oltre, ovviamente, al richiesto pagamento delle tasse in origine dovute).

Il venditore non è tenuto a versare altre imposte, oltre alla eventuale tassa sulla plusvalenza.

STOPPISH

15 Marzo 2022 - Giorgio Valli

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