DOMANDA
Mio padre ha 75 anni e ha l’usufrutto su un quarto di una abitazione, che é stato però pignorato dall’Agenzia delle entrate. Il resto dell’usufrutto e la proprietà sono di un mio zio, che vorrebbe però acquisire la quota di usufrutto pignorata.
Si potrebbe proporre all’agenzia di vendere a lui la quota di usufrutto pignorata? A quale valore?
RISPOSTA
L’articolo 50 del DPR 602/1973 (Disposizioni sulla riscossione delle imposte sul reddito), al comma 2 bis recita che Il debitore ha facoltà di procedere alla vendita del bene pignorato al valore
determinato ai sensi degli articoli 68, 79 e 80, comma 2, lettera b), con il consenso dell’agente della riscossione, il quale interviene nell’atto di cessione e al quale è interamente versato il corrispettivo della vendita. L’eccedenza del corrispettivo rispetto al debito è rimborsata al debitore entro i dieci giorni lavorativi successivi all’incasso.
Una volta che l’Agente della riscossione abbia valutato il valore della piena proprietà e sia stato calcolato il valore dell’usufrutto in riferimento al debitore su 1/4 dell’usufrutto complessivo sempre riferito all’età del debitore (vedasi modalità di calcolo a questo link), al debitore sarà attribuito 1/4 del valore calcolato dell’usufrutto complessivo (a lui riferito), mentre il compratore (lo zio), nuovo proprietario dell’immobile, sarà chiamato a versare la differenza fra il valore della piena proprietà stimata e il valore del dell’usufrutto calcolato per il debitore. Il valore relativo all’usufrutto calcolato per il debitore, invece, verrà utilizzato per ripagare il debito esattoriale fino alla soddisfazione del credito. L’eventuale residuo attivo verrà consegnato all’ex debitore (entro 10 giorni) mentre l’eventuale residuo passivo reterà a carico del debitore.
Più semplicemente, nella fattispecie, valutato dall’Agenzia delle Entrate Riscossione (AdER, ex Equitalia) il valore dell’immobile secondo quanto previsto degli articoli 68, 79 e 80 del DPR 602/1973, e il valore dell’usufrutto complessivo calcolato sull’età del debitore, il 25% dell’usufrutto verrà attribuito al debitore per saldare il debito esattoriale a suo carico, mentre lo zio, per diventare nuovo pieno proprietario dell’immobile sarà chiamato a versare la differenza fra il valore stimato da AdER per l’intero immobile e la somma attribuita all’usufruttuario debitore. Se il 25% dell’usufrutto complessivo calcolato in riferimento al debitore sarà inferiore all’importo del debito esattoriale, il debitore si accollerà il residuo (pari alla differenza fra importo del debito esattoriale e valore del 25% dell’usufrutto). Se il 25% dell’usufrutto sarà superiore all’importo del debito esattoriale, al debitore verrà consegnata l’eccedenza entro 10 giorni.
2 Febbraio 2025
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