DOMANDA
Salve mio padre 73 enne prendeva 1700€ netti di pensione e aveva un tumore che secondo noi non era mortale gli abbiamo fatto fare fare dei prestiti ma adesso che è deceduto non sappiamo sbattere la testa e non sappiamo cosa succederà adesso.
Ecco cosa abbiamo fatto.
Primo prestito intestato a mio padre deceduto 10000€
Secondo prestito di 5000€ intestata a mia madre disoccupata con garante mio padre deceduto.
Terzo Prestito intestato a mio figlio di 5000€ con garante mia madre.
E inoltre c’èra una cessione del quinto che doveva finire
Preciso che siamo proprietari di tre appartamenti lei cosa ci consiglia di fare.
Non stiamo pagando più niente.
Adesso mia madre prende solo il 60% della pensione di mio padre.
Cosa succederà a mio figlio e a mia madre che non hanno pagato il prestito?
RISPOSTA
La situazione non è poi così tragica: innanzitutto il prestito dietro cessione del quinto della pensione concesso al defunto non ha residuo a carico degli eredi dal momento che l’evento premorienza del debitore è coperto da polizza assicurativa. Il coniuge del defunto percepisce una pensione praticamente non pignorabile (1020 euro) e, pertanto, non potrà essere chiamata a rimborsare coattivamente (tramite trattenuta del 20% delle pensione presso INPS) il prestito di 5 mila euro di cui è intestataria e l’altro, sempre di 5 mila euro di cui è garante in assenza del rimborso da parte del nipote. Il prestito di 10 mila euro intestato al defunto andrà rimborsato per quota fra gli eredi del defunto che non hanno rinunciato all’eredità. Per la quota attribuita al coniuge abbiano già detto. Non percepisce una pensione suscettibile di pignoramento presso INPS.
i figli del defunto, invece, dovranno provvedere al rimborso per quota, quindi per importi sicuramente ridotti rispetto ai 10 mila euro. Così anche il nipote che potrebbe essere chiamato a rimborsare i 5 mila euro acquisiti in prestito che la nonna garante non potrà coprire, neanche coattivamente. Quello che si può dire riguardo le conseguenze di un omesso rimborso è che comunque i figli ed il nipote del defunto non andranno in galera. Restano vulnerabili i debitori proprietari degli immobili di cui non è dato sapere: da questo punto di vista, eventualmente, uno degli appartamenti potrebbe essere sacrificato con la vendita volontaria il cui ricavato potrebbe essere utilizzato per saldare tutte le posizioni debitorie. Di più non si può dire a causa dell’insufficiente dettaglio della situazione, in particolare per quel che riguarda la proprietà dei tre appartamenti e l’attività svolta dal nipote debitore del defunto.
18 Novembre 2024 - Ludmilla Karadzic
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