Telefonate che annunciano la fine del mercato di tutela di luce e gas e l’urgenza di cambiare fornitore: attenzione perché si tratta di una truffa denunciata molto frequentemente.
È inutile sottolineare come sia tutto semplicemente falso; le telefonate hanno come unico obiettivo quello di abbindolare il consumatore facendosi dare le informazioni minime necessarie (POD e/o PDR, codice fiscale e indirizzo) per attivare un contratto a suo nome.
Il problema, poi, è che per scoprire effettivamente per chi lavorano queste agenzie è necessario farsi mandare la documentazione contrattuale, cosa che ovviamente non fanno preventivamente, quindi magari si presentano come Enel, Eni, Acea, A2A, Hera, cioè le aziende più conosciute, o come il distributore locale ma in realtà fanno sottoscrivere contratti per altri operatori semisconosciuti.
Ma non solo, pur se il numero da cui ci chiamano è in chiaro quando lo si richiama stranamente non è attivo e se lo si ricerca su interne non si riesce a risalire all’agenzia e per chi questa lavora.
È importante che i consumatori imparino a difendersi da queste vere e proprie truffe e quindi:
- non fidarsi mai di quello che ci dicono al telefono: chi ci chiama ha interesse a venderci qualcosa, indipendentemente se sia più o meno conveniente per noi;
- non fornire mai i nostri dati e quelli all’interno delle nostre bollette a chi ce li chiede: nessuno fa “controlli” di questo tipo ma serve solo per avere le informazioni minime necessarie all’attivazione di un contratto;
- mai dire “Sì’” al telefono: potrebbero usarlo, registrandolo, per attivarci un contratto
24 Marzo 2023 · Giovanni Napoletano