Debiti di un coniuge e regime di comunione dei beni


I creditori possono agire sui beni personali di ciascuno dei coniugi, nella misura della metà del credito se i beni della comunione non bastano





Al momento il sottoscritto non è gravato da debiti, ma mia moglie tempo fa ha concordato un finanziamento di 30 MILA euro con una finanziaria: Dopo averlo onorato per un anno e mezzo causa problemi familiari (persi il lavoro) non ha più pagato e sono trascorsi circa otto mesi, varie richieste di incassatori seriali (cadute nel vuoto) ed infine la richiesta da parte della finanziaria di pagare tutto il debito entro dieci giorni (non ricordo il nome della procedura finale).

Da allora sono passati altri due mesi circa senza novità.

Ora il sottoscritto a gennaio andrà in pensione d’anzianità ed ho iL sensato sospetto che qualcuno vorrà per legge aggredire il quinto della mia pensione.

Volevo chiedervi se appunto può essermi fatto il pignoramento della pensione (tenete presente che siamo in comunione di beni, ma il finanziamento è stato chiesto e firmato solo da mia moglie).

Poi il fatto che ho intenzione di chiedere il quinto dello stipendio per aiutare un mio figlio che purtroppo si barcamena tra lavori precari ed ha un figlio in arrivo.

Quando a suo tempo mi arriverà il bonifico sul cc postale, vorrei immediatamente rigirarlo a lui sul suo conto corrente bancario, ma mi chiedo se è possibile che quel danaro venga intercettato dai recuperatori seriali dal suo conto. Nell’eventualità quale dicitura dovrei usare nella causale del bonifico per essere in regola e non avere sorprese?

L’articolo 190 del codice civile stabilisce che i creditori possono agire in via sussidiaria sui beni personali di ciascuno dei coniugi, nella misura della metà del credito, quando i beni della comunione non sono sufficienti a soddisfare i debiti su di essa gravanti.

Quindi, dopo la comunicazione di Decadenza dal Beneficio del Termine (DBT) e il successivo inadempimento nel rimborsare il debito maturato in un’unica soluzione, è possibile che la pensione netta potrà essere pignorata per rimborsare 15 mila euro (la metà del debito ascritto a sua moglie), nella misura del 20% mensile eccedente il minimo vitale (circa 690 euro).

Per pignorare il conto corrente del debitore pensionato, cioè per intercettare il rateo di pensione accreditato in conto corrente, il creditore (il cosiddetto recuperatore seriale) dovrà seguire una procedura che per essere perfezionata richiederà del tempo e dovrà essere notificata al debitore. Ciò non toglie che, nella situazione di maggiore avversità della sorte, il creditore potrebbe intercettare almeno una mensilità di pensione.

L’eventuale richiesta di cessione del quinto della pensione (per il quinto dello stipendio è ormai tardi visto che mancano pochi mesi al passaggio in quiescenza), non cambia i termini della questione.

3 Dicembre 2021 · Annapaola Ferri


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