Tessera sanitaria – Come sfruttarla al meglio?

Oggi la tessera sanitaria è anche codice fiscale ma, se dotata di microchip, pure Carta nazionale dei servizi con cui dialogare online con la PA












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Mi sarebbe utile venire a conoscenza di come sfruttare al meglio la tessera sanitaria per visite, ricette esami e tutto ciò che concerne il suo utilizzo.

Sapreste essere chiari?

È passato del tempo da quando la tessera sanitaria serviva solo per avere una ricetta o per fare una visita o un esame di laboratori: oggi, è diventata molto di più di un documento da mostrare al medico o in ospedale.

La tessera sanitaria è anche codice fiscale ma, se dotata di microchip, diventa pure Carta nazionale dei servizi con cui dialogare online con le pubbliche amministrazioni.

In più, se personalizzata sul retro, garantisce l’assistenza sanitaria nei Paesi dell’Unione europea.

Dunque, la tessera sanitaria è un documento personale rilasciato a tutti i cittadini che hanno diritto a ricevere le prestazioni fornite dal servizio sanitario nazionale.

Chi ha già una certa età ricorderà la vecchia tessera sanitaria cartacea, poi sostituita da una di plastica di colore verde e bianco che conteneva soltanto il dato relativo al codice fiscale del titolare.

Oggi, è di colore blu ed è dotata di un microchip che la trasforma in Carta nazionale dei servizi per accedere in completa sicurezza e nel rispetto della privacy ai servizi online della Pubblica Amministrazione.

Significa, dunque, che la tessera sanitaria ha una tripla valenza: può essere utilizzata per ricevere le prestazioni del Servizio sanitario nazionale (ricette di farmaci, visite, esami, ricoveri, ecc.), per fruire dei servizi online dell’amministrazione pubblica o per comunicare in modo certificato il proprio codice fiscale.

Nella parte anteriore, la tessera sanitaria contiene i principali dati del titolare, ovvero:

  • i dati anagrafici (nome, cognome, luogo e data di nascita);
  • il codice fiscale del titolare;
  • Ila data di scadenza.

Sul lato frontale, a sinistra, c’è anche il microchip contenente le informazioni del titolare.

Quando si va a prenotare o a fare un esame o una visita, infatti, all’accettazione l’operatore inserisce la tessera sanitaria in un lettore e appaiono automaticamente tutti i dati relativi al titolare utili per la prestazione.

Il microchip serve anche per accedere con l’apposito lettore ai servizi online della Pubblica Amministrazione.

Sulla parte posteriore della tessera sanitaria c’è una banda magnetica che contiene pressappoco le stesse informazioni del microchip. Questo lato della tessera, inoltre, costituisce la Tessera europea assistenza malattia (Team) per accedere alla Sanità pubblica nei Paesi dell’Unione europea ed in altri Stati convenzionati: Norvegia, Islanda, Liechtenstein e Svizzera, secondo le normative vigenti nei singoli Paesi.

Ottenere la tessera sanitaria non è complicato, anzi: il cittadino non deve fare praticamente nulla. Ci sono due presupposti per il rilascio gratuito del documento, ovvero:

  • che l’Anagrafe Tributaria abbia assegnato all’utente un codice fiscale;
  • che il cittadino sia iscritto all’Asl competente per territorio in base al luogo di residenza e che l’Azienda sanitaria abbia trasmesso i dati dell’assistito al sistema «Tessera sanitaria».

Come noto, il codice fiscale viene rilasciato al momento della nascita, dopo che i genitori hanno presentato il relativo atto per via telematica all’Anagrafe Tributaria.

In alternativa, può essere richiesto in un qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate.

Fatto questo, viene predisposta in automatico e spedita gratuitamente a casa la tessera sanitaria del neonato. Questa tessera sarà valida per un anno.

Una volta che i genitori avranno iscritto il piccolo all’Asl (anche per poter scegliere il pediatra di riferimento), verrà rilasciata e spedita a casa la tessera sanitaria valida sei anni.

La tessera, dunque, arriva all’indirizzo di residenza anagrafica, che viene comunicato dal Comune all’Agenzia delle Entrate.

È importante controllarla, una volta arrivata: se ci sono degli errori nei dati anagrafici indicati sulla tessera è possibile rivolgersi presso un qualsiasi Ufficio dell’Agenzia delle entrate, presentando un documento d’identità in corso di validità.

Come appena scritto, ci sono due scadenze possibili per la tessera sanitaria, ovvero:

  • scadenza di un anno per i neonati in attesa di essere iscritti all’Asl competente;
  • scadenza di sei anni per le normali tessere sanitarie.

Ce ne sarebbe, a dire il vero, una terza ed è quella che riguarda i cittadini titolari di un permesso di soggiorno: in questo caso, la scadenza della tessera sanitaria coincide con quella del permesso.

All’avvicinarsi della scadenza, viene automaticamente spedita all’assistito una nuova tessera all’indirizzo di residenza che risulta presso l’Anagrafe Tributaria.

Le prestazioni sanitarie sono comunque garantite con la presentazione della ricetta rossa o di quella elettronica nazionale, indipendentemente dalla scadenza della tessera.

Abbiamo detto che la tessera sanitaria, grazie al microchip incorporato, è diventata anche Carta nazionale dei servizi per dialogare telematicamente con la Pubblica Amministrazione ed accedere ai suoi servizi online (Agenzia delle Entrate, Inps, Inail, ecc.). Ma come si fa?

Per utilizzarla c’è bisogno di un dispositivo da collegare al computer in grado di leggere il microchip per l’accesso ai portali delle amministrazioni pubbliche. Occorrerà richiedere i codici di accesso per attivare la smart card, recandosi di persona presso uno sportello abilitato nella propria Regione di residenza.

In particolare, serve un codice Pin e un codice Puk. Per ottenerli, si devono portare allo sportello la propria tessera sanitaria e un documento d’identità. Con questi codici in mano, va installato il lettore di smart card collegato al pc ed attivata la Carta nazionale dei servizi, che dovrà essere registrata al primo accesso.

In caso di furto, smarrimento o deterioramento della tessera sanitaria (il microchip non funziona più, i dati non si leggono bene, ecc.), il cittadino può chiedere un duplicato dopo aver presentato la relativa denuncia alle forze dell’ordine.

Si può presentare la richiesta:

  • online, sul sito dell’Agenzia delle Entrate;
  • tramite e-mail o posta elettronica certificata (Pec) all’Agenzia delle Entrate;
  • recandosi in un ufficio dell’Agenzia:
  • presso l’Asl competente per territorio;
  • attraverso il servizio online sul portale «Sistema tessera sanitaria»

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22 Luglio 2021 · Andrea Ricciardi

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