Tempistica per esecuzione forzata dopo la notifica di un avviso di intimazione al pagamento relativo ad una vecchia cartella esattoriale rimasta insoddisfatta

Se l'espropriazione non è iniziata entro un anno dalla notifica della cartella, essa deve essere preceduta dalla notifica di un avviso di intimazione












Ho ricevuto la notifica di un avviso di intimazione al pagamento relativo ad una vecchia cartella esattoriale che non ho potuto pagare e mi danno 5 giorni di tempo per regolarizzare la mia posizione di debitore inadempiente: vorrei chiedere se nel termine di cinque giorni si calcola anche la domenica e se trascorsi i 5 giorni, al sesto mi pignorano il conto corrente o prima passa qualche altro giorno.

L’articolo 50 (Termine per l’inizio dell’esecuzione), comma 2 del Decreto del Presidente della Repubblica (DPR) 602/1973, stabilisce che se l’espropriazione non è iniziata entro un anno dalla notifica della cartella di pagamento, l’espropriazione stessa deve essere preceduta dalla notifica di un avviso che contiene l’intimazione ad adempiere l’obbligo risultante dal ruolo entro cinque giorni.

In altre parole. la cartella di pagamento, sulla base della quale si potrebbe avviare un’azione esecutiva, è stata notificata da più di un anno: con la notifica dell’avviso di intimazione al pagamento (da adempiere in cinque giorni solari decorrenti dalla data di notifica) l’Agenzia delle Entrate Riscossione (AdER, ex Equitalia) potrà iniziare la riscossione coattiva in qualsiasi momento successivo.

L’avviso di intimazione al pagamento perde efficacia trascorso un anno dalla data della notifica: il che vuol dire che fra un anno, se AdER vorrà intraprendere un’azione esecutiva nei confronti del debitore inadempiente, dovrà notificare un ennesimo avviso di intimazione al pagamento a cui ottemperare nello spazio temporale di cinque giorni.

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9 Dicembre 2023 · Paolo Rastelli