Tassa rifiuti solidi urbani
TARSU - prescrizione, TARSU TARI TIA - prescrizione
Mia madre é proprietaria di una seconda casa al mare a in un paese in provincia di Viterbo fin dal 1970. Fino all’anno scorso era lei che si occupava di tutto quanto c’era da pagare inteso come tasse.
Purtroppo ora a seguito di una malattia non è più in grado di farlo. Per fortuna mia madre è molto ordinata, abbiamo, io è mio fratello, trovato una grande cartella con tutte le carte riferite a quella casa trovando ricevute di condono edilizio, ex ICI, IMU, 730, Enel, Telecom, ma non una traccia della tassa rifiuti urbani o cartelle di pagamento o richiesta da parte del comune di arretrati ecc.
Facendo domande alla mamma per quel poco che siamo riusciti a capire a detto che il comune non ha mai scritto.
La mia domanda è la seguente: ci conviene autodenunciarsi? Quanti anni ci faranno pagare? Quella casa produce rifiuti per soli 20 giorni l’anno.
Vi ringrazio per l’attenzione che spero volete darci.
La pretesa conseguente a omessa dichiarazione TARI (Tassa Ambientale RIfiuti) o TARSU (Tassa Ambientale Rifiuti Solidi Urbani), accertata definitivamente nel 2015 deve essere notificata al debitore con atto esecutivo entro il 31 dicembre del 2015, e potrà riguardare oneri dovuti dal 2015 al 2020.
Se l’accertamento avvenisse nel 2016, l’atto esecutivo dovrà essere notificato entro il 31 dicembre 2016 e la pretesa potrà includere esclusivamente gli anni dal 2016 al 2021.
Si tratta in pratica di sei anni: quello contestuale all’accertamento e i precedenti cinque.
Sebbene gravata da interessi e sanzioni, la pretesa tributaria dovrà necessariamente essere riferita alla tariffa per non residenti (immobile a disposizione con riduzione del 50%).
Inoltre, con l’acquiescenza (pagamento del dovuto nei termini indicati dall’atto di accertamento) si ottiene un rilevante sconto sulle sanzioni (riduzione ad 1/3).
A voi valutare la convenienza di autodenunciarsi e cominciare a pagare dal 2015.
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29 Giugno 2015 · Paolo Rastelli