DOMANDA
Si sta per un concludere un processo civile contro il mio condominio, e il mio avvocato chiaramente chiederà anche la condanna per le spese legali. Le spese che chiederemo sono di circa 2. 400,00, e io finora all’avvocato ho dato solo 700 euro perchè purtroppo vengono da anni difficili, anzi ogni volta che mi chiede un pagamento lo saldo sempre dopo mesi. Mi ha detto che vorrebbe procedere in questo modo, cioè chiedere la condanna per i 2. 400 euro ma suddividendola in base a quanto ho già pagato e quanto devo ancora dargli. Mi pare di aver capito che si dichiarerebbe antistatario (ho capito che si dice così) solo per la parte che ancora non gli ho dato.
Quindi se vinciamo, il nostro avversario pagherebbe 1. 700 euro direttamente a lui e i restanti 700 direttamente a me (cioè i 700 che già gli ho pagato!). Gli ho chiesto se questa cosa è possibile, e mi ha detto che la norma (non ricordo il numero) consente di fare questa “dichiarazione” per i compensi non pagati, e non specifica che devono essere per forza il totale. In pratica, dice che può essere chiesta anche solo per quello che deve ancora avere.
Ho chiesto come mai intende procedere così anziché poi chiederli tutti a me, ma in modo molto trasparente mi ha fatto capire che non gli offro garanzie di pagamento (e non mi sento di dargli torto visto che come ho già detto ogni volta, purtroppo non ho molte risorse e ogni volta lo faccio penare)
E’ corretto questo modo di procedere? Spero di essere stata chiara. Grazie
RISPOSTA
L’articolo 93 del codice di procedura civile stabilisce che il difensore può chiedere che il giudice, nella stessa sentenza in cui condanna alle spese, distragga in favore suo gli onorari non riscossi e le spese che dichiara di avere anticipate.
Con l’accoglimento dell’istanza di distrazione, il difensore diviene creditore diretto della controparte soccombente: si tratta di un diritto di credito autonomo rispetto a quello preesistente nei confronti del proprio cliente, al quale si aggiunge. La pronuncia costituisce titolo esecutivo.
Pertanto,, a nostro parere, le argomentazioni svolte dall’avvocato sono pertinenti e corrette.
26 Novembre 2024 - Simone di Saintjust