Successione immobile acquistato prima del matrimonio


Il coniuge convivente superstite al coniuge defunto proprietario ha diritto di abitazione nella stessa unità abitativa in cui ha convissuto


Se in successione cade un immobile acquistato dal de cuius prima del matrimonio, il coniuge superstite oltre al diritto di abitazione acquisisce anche una quota di proprietà?. Se la risposta è affermativa e il coniuge superstite non ha figli ma vi sono i parenti del de cuius in che quota di proprietà andrebbe l’immobile? Una volta deceduto il coniuge superstite quella quota di immobile andrà ai parenti di quest’ultimo o andrà ad accrescere le quote dei parenti dell’ altro coniuge unico proprietario dell’immobile?

Se il de cuius ha acquistato l’immobile prima del matrimonio, vuol dire che è proprietario esclusivo del bene: il coniuge convivente superstite ha diritto di continuare ad abitare nella stessa unità abitativa in cui ha vissuto insieme al proprietario defunto per due anni o per un periodo pari alla convivenza, se superiore a due anni, e comunque non oltre i cinque anni.

Nella fattispecie, supponendo che la coppia di coniugi non abbia generato figli legittimi e che non esistano figli naturali del defunto, in assenza di di ascendenti superstiti e di fratelli e sorelle superstiti e premorti del coniuge premorto, l’immobile diventerebbe interamente di proprietà del coniuge superstite il quale pertanto, potrebbe continuare ad occuparlo a tempo indeterminato.

Altrimenti, ponendoci nell’ipotesi di successione legittima (senza testamento), l’eredità del de cuius andrà così ripartita: 2/3 al coniuge superstite, 1/4 agli ascendenti del de cuius, 1/12 diviso fra i fratelli e le sorelle del de cuius nonché fra gli eventuali discendenti di fratelli e sorelle premorti (che subentrano per rappresentazione). Qualora non ci fossero ascendenti superstiti del defunto, al coniuge superstite andrebbero 1 2/3 dell’eredità, mentre 1/3 dell’eredità andrebbe ripartito fra fratelli, sorelle superstiti del de cuius nonché fra gli eventuali discendenti di fratelli e sorelle premorti rispetto all’attuale de cuius. In assenza di fratelli e sorelle superstiti e premorti, ma in presenza di ascendenti superstiti del de cuius, questi ultimi si dividerebbero 1/3 dell’eredità.

Una volta deceduto il coniuge superstite, la sua eredità verrà interamente devoluta ai parenti del coniuge superstite.

12 Ottobre 2023 · Annapaola Ferri





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