Devo fare la successione su un’immobile: gli eredi siamo io (vivo in altra abitazione), mia madre che vive nell’immobile in oggetto e mio fratello (che vive in un’altra abitazione). Tre anni fa mio fratello ha avviato un mutuo ipotecario per liquidità e acquisto di beni non primari, e ha messo in ipoteca la casa dei miei genitori facendogli firmare tutto l’occorrente senza spiegargli bene che cosa stessero firmando. Ora mio padre è venuto a mancare e dovremo fare la successione. A questo punto l’ipoteca si dividerà per noi tre eredi ma la domanda è: Cosa posso fare io? Cosa comporta avere questa passività in aggiunta al mio mutuo ipotecario che ho sulla mia abitazione se dovessi richiedere un prestito personale? Quale sarebbe la soluzione ideale per me se mio fratello non potesse togliere l’ipoteca? potrei chiedere di liquidarmi la mia metà facendo la divisione dell’intero bene ovviamente d’accordo con mia madre?
La divisione dell’eredità vedrà il coniuge superstite acquisire 1/3 della proprietà dell’immobile, e 1/3 ciascuno andrà ai figli del defunto.
Anche il mutuo residuo verrà frazionato con le medesime quote: 1/3 al coniuge superstite e 1/3 ciascuno ai due figli.
Questa ulteriore passività non intaccherà il suo merito creditizio, se continuerà a pagare regolarmente le rate: probabilmente influenzerà, com’è ovvio, la valutazione della sua capacità di rimborsare un ulteriore prestito in relazione al reddito mensile percepito dal richiedente.
7 Marzo 2022 · Giorgio Martini