DOMANDA
Ho 28 anni e sono colombiano: ho conseguito una laurea magistrale estera e ho iniziato a lavorare in Italia da 7 anni, con permesso di soggiorno per lavoro.
Ho intenzione di iscrivermi a un nuovo corso magistrale il prossimo anno. In base a che cosa dovrò pagare le tasse universitarie? Dovrò fare riferimento al mio ISEE come lavoratore in Italia o in base al reddito della mia famiglia?
RISPOSTA
Sarebbe stato utile, visto che è a conoscenza della possibilità di calcolo dell’ISEE con riferimento al nucleo familiare di origine, ovvero quello costituito dallo studente e dai propri genitori, indicare se questi ultimi risiedano, o meno, in Italia.
Le tasse universitarie, infatti, sono fissate per legge (in base ai costi standard di gestione e di erogazione dell’istruzione): tuttavia lo studente ottiene degli sconti inversamente proporzionali alla capacità reddituale e patrimoniale del nucleo familiare di appartenenza dello studente, così come certificato dall’INPS attraverso il calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) per l’Università.
L’ISEE può essere calcolato solo per i soggetti residenti in Italia.
Nell’ipotesi che i genitori risiedano in Colombia e che lo studente non sia autonomo bisognerà far riferimento all’ISEE per l’Università parificato: tuttavia questo particolare ISEE è riconosciuto solo in alcune Università Italiane (e dunque bisogna verificare se l’Università in cui lo studente straniero si iscrive accetta l’ISEE per l’Università Parificato).
La questione è assai meno complicata se lo studente straniero residente in Italia è autonomo: cioè ha prodotto nel 2019 un reddito superiore a 6. 500 euro e ha la residenza, da almeno due anni, in una unità abitativa non di proprietà del nucleo familiare di origine. Allora il nucleo familiare di riferimento è formato dal solo studente e l’ISEE potrà essere calcolato in modalità ordinaria, senza l’esigenza di ricorrere all’ISEE parificato.
15 Marzo 2021 - Giovanni Napoletano
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