DOMANDA
Ho ricevuto in eredità da mio zio (in quanto figlia di un suo fratello deceduto), un terzo dell importo del suo conto corrente: in fase di successione detto importo é stato gravato del 10% di presunzione e successivamente del 6% di imposte. Ora mi chiedo se le spese del funerale che ammontano a 4000 euro fossero state prelevate direttamente dal conto corrente dello zio defunto, io avrei avuto un importo minore sul quale calcolare le imposte?
RISPOSTA
Per chi non ne fosse al corrente, va precisato che per determinare la base imponibile in materia di imposta sulle successioni, si considerano compresi nell’attivo ereditario denaro, gioielli e mobilia per un importo pari al 10% del valore globale netto imponibile dell’asse ereditario, anche se non dichiarati o dichiarati per un importo minore. E’ a questa disposizione che accenna la nostra lettrice quando si riferisce ad una eredità gravata dal 10% di presunzione.
Questa premessa è utile anche per rispondere alla domanda che è stata proposta: il saldo di conto corrente del defunto viene rilevato alla data del decesso e con il saldo al decesso rientra a far parte della base imponibile su cui verrà successivamente calcolato il 10% di presunzione.
Ne discende che eventuali prelievi operati dagli eredi in epoca successiva al decesso, anche utilizzati per le spese funerarie (eventuali importi a debito contratti in vita dal de cuius e documentalmente accertati, vengono direttamente defalcati dall’attivo ereditario) non comportano una variazione dell’imposta di successione dovuta dagli eredi.
Tanto è vero che l’importo delle spese funerarie effettivamente sostenute potrà essere detratto nel limite complessivo di 1.550 euro in sede di dichiarazione dei redditi degli eredi.
25 Luglio 2020 - Rosaria Proietti