Situazione debitoria con AdER. AdE e INPS senza possibilità di risoluzione






Ho accumulato un debito (rateizzato) di 50.000 euro e uno (rottamato) di 60.000 con AdER e AdE. Io e mia moglie viviamo nell’unico appartamento non di lusso che possiedo ereditato. Ho oltre 60 anni e la mia attività di artigiano è andata drasticamente calando dal Covid in avanti per cui so che a breve non riuscirò a far fronte alle varie rate. Mia moglie (in comunione dei beni che esclude l’appartamento poiché ereditato dopo il matrimonio) lavora con uno stipendio di circa 1200 euro. Abbiamo una automobile intestata a lei e una a me e necessaria per il lavoro (ambulante). Attualmente sto versando ogni denaro che ancora ricavo del mio lavoro in rate ma so già che entro breve inizierò a non riuscire più a pagarle. Se ho ben capito la prima ed unica casa può solo venir ipotecata ma non pignorata, la legge 3 non è applicabile. Cosa mi conviene fare? Intestare la nuda proprietà a mia moglie sarebbe opportuno o non cambierebbe nulla.

Fossi in lei non mi preoccuperei più di tanto: cercherei di arrivare alla pensione senza stressarmi ulteriormente, continuerei ad abitare la casa di proprietà e andrei avanti considerando che per scontare il credito vantato nei miei confronti lo stato potrà applicare, al massimo, una (ed una sola) trattenuta sulla pensione pari al 20% della parte eccedente il minimo vitale, minimo vitale che attualmente quota mille euro. Basta rottamazioni con rate insostenibili o rateizzazioni del debito che quando è di entità importante, pure comporta rate esorbitanti e non sostenibili. Il veicolo intestato al debitore non potrà essere oggetto di fermo amministrativo fino a quando sarà funzionale ad una attività di lavoro autonomo come quella di ambulante provvisto di licenza. Dopo, basterà avere in famiglia una sola automobile, quella intestata al coniuge.

Se si hanno figli e si intende salvare la casa per trasmetterla a loro bisogna tener conto che se accettano l’eredità dell’immobile dovranno accollarsi anche tutti i debiti che lascia il genitore. Meglio, allora, indottrinarli a rinunciare all’eredità.

Cercare di salvare la casa perché si intende trasmetterla ai figli è una questione che può essere dibattuta in un altro post.

22 Maggio 2023 · Loredana Pavolini