Ho in locazione un appartamento che tra alcuni mesi devo rilasciare per scadenza contratto e messo in vendita dal proprietario, cui non sono interessata all'acquisto: in attesa della liberazione dell'immobile il proprietario ha incaricato un'agenzia immobiliare per la vendita e la stessa agenzia come di consueto, e con preavviso, ha visionato e fotografato l'immobile internamente. Di conseguenza, il proprietario, sempre con preavviso di qualche giorno, ha chiesto di far visionare l'immobile dagli interessati all'acquisto raggruppandoli tutti insieme (tre interessati e, come avviene di solito, accompagnati da esperti di fiducia, familiari (3,4,5... ecc. persone) la cui visione, da come mi è stata prospettata, sarà in fila di prenotazione, cioè un interessato (con accompagnatori) per volta (fuori uno avanti un altro, con ripetizione ad ognuno la stessa sintesi dell'immobile). Ora, tutto questo, credo sia normale perché chi vorrebbe acquistare l'immobile deve essere soddisfatto nelle sue richieste. Il quesito che voglio porre è ...
Tra poco trasferirò la residenza in un appartamento di un mio cugino che risiede altrove e che gentilmente mi sta concedendo in comodato d'uso gratuito verbale non registrato. Ho un dubbio circa l'intestazione delle utenze: dato che al momento le bollette sono chiaramente intestate a nome suo, è obbligatorio fare il cambio di intestazione o possono continuare ad essere a nome suo anche se poi le pagherò io come giusto che sia? In particolare parlo di TARI e ACQUA. Al comune ho chiesto ma mi è stato detto che devo cambiarle, altri mi hanno detto che non è necessario. Volevo un chiarimento. Al comune mi è stato anche detto che è possibile ricorrere al comodato d'uso gratuito verbale non registrato, tanto è vero che mi hanno detto che devo recarmi all'ufficio anagrafe con mio cugino il quale dovrà compilare un modulo nel quale esprime il suo consenso “a mettermi a ...
Abito in affitto in un appartamento in zona fortemente alluvionata: poiché la caldaia di mia appartenenza (riscaldamento e sanitari) è stata installata anni addietro dal proprietario nella cantina sotterranea a scivolo e con annesso garage, a causa dell'esondazione i locali si sono completamente allagati, di conseguenza anche la caldaia ha subito l'allagamento. Dopo lo svuotamento dell'acqua è stata provato la riaccensione, datosi che l'elettricista che aveva riparato dei guasti elettrici nella stessa cantina aveva confermato la corretta alimentazione elettrica alla caldaia. Al tentativo di riaccensione però non è partita. Pertanto è stata interessata la ditta installatrice per la riparazione (ancora da controllare datosi la mole di lavoro). Ora, vorrei porre una domanda: per queste cause di calamità naturali, che hanno prodotto il malfunzionamento danneggiamento o altro alla caldaia, l'intervento dovrà essere a carico dell'inquilino o del proprietario? Può considerarsi anche una negligenza del proprietario il luogo scelto per l'installazione poiché ...