Ripartizione fra genitori delle detrazioni per figli a carico
I genitori possono decidere di comune accordo a chi attribuire l’intera detrazione per le spese detraibili sostenute per i figli a carico
Io e la mia compagna abbiamo 3 figli minori di 21 anni e maggiori di 3 anni e avendo io la capienza IRPEF alta vorrei detrarre tutte le spese sanitarie, scolastiche, sportive, ecc… dei miei figli: posso continuare a inserirli nella dichiarazione dei redditi 2024 (anno di imposta 2023) come figli a carico al 100% senza che la mia compagna perda le proprie agevolazioni (AUU e detrazioni per madri lavoratrici)?
Per l’intero anno d’imposta 2023 le detrazioni (base) per i figli a carico spettano solo per i figli con 21 anni o più e non sono più previste le detrazioni (base) per i figli minorenni (i figli che non hanno ancora compiuto il diciottesimo anno di età) o per quelli di età compresa fra 18 e 21 anni che sono state sostituite dell’Assegno Universale Unico (AUU). I dati dei figli a carico vanno comunque indicati nel prospetto dei familiari a carico per continuare a fruire delle altre detrazioni (relative a spese sanitarie, scolastiche, sportive sostenute nel corso del 2023 per figli a carico) e delle agevolazioni previste dalle Regioni per le addizionali regionali.
Quindi non c’è alcuna interferenza e/o sovrapposizione fra il genitore che detrae al 100% le spese detraibili sostenute per i figli a carico e il genitore che fruisce dell’Assegno Unico Universale.
I genitori possono decidere di comune accordo di attribuire l’intera detrazione (spettante relativamente alle spese sanitarie, scolastiche, sportive sostenute nel corso del 2023 per i figli a carico) al genitore con reddito IRPEF complessivo più elevato (con maggiore capienza IRPEF) per evitare che la detrazione non possa essere fruita in tutto o in parte dal genitore con il reddito IRPEF (capienza) inferiore.
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7 Maggio 2024 · Giorgio Valli