DOMANDA
Ho una cessione personale del quinto sulla pensione e una ritenuta di recupero forzato (con atto ingiuntivo da una finanziaria). Mi è stato notificato un altro decreto ingiuntivo, sempre da una finanziaria, cui sono scaduti da tempo i 40 gg e non ancora notificato gli ulteriori 10 gg. Da quanto è in mia conoscenza, e credo confermato su questo sito, l’ultimo decreto ingiuntivo non può “attingere” dalla pensione in presenza di un’ altro della stessa natura è assenza di disponibilità sulla pensione. Premesso questo, la mia richiesta è la seguente: vorrei a breve rinnovare la cessione del quinto personale il cui versamento avverrà sul c/c. Fatto ciò, chiedo, il creditore dell’ultimo decreto ingiuntivo può aggredire la somma del quinto personale anche se inferiore al debito ovvero come anticipo?
RISPOSTA
Il nuovo creditore procedente, munito di decreto ingiuntivo e precetto rimasto privo di adempimento, potrebbe pignorare l’importo erogato al cedente del quinto (il pensionato) presso la finanziaria cessionaria. Ma sarebbe difficile per il creditore pignorante conoscere in anticipo le coordinate del terzo (la finanziaria) e coordinarsi per tempo con l’azione esecutiva: piuttosto, potrebbe invece procedere nel pignorare il conto corrente del pensionato debitore dove verrà accreditato l’importo del prestito dietro cessione del quinto.
13 Febbraio 2020
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