Rincari bollette – E’ speculazione?

Rincari bollette - Si tratta solo di aumento prezzi o è speculazione?


DOMANDA

Vorrei sapere se i rincari record delle bollette degli ultimi mesi sono causati esclusivamente dai prezzi al rialzo delle materie prime oppure ci sono aziende che stanno speculando sui consumatori.
Secondo voi?


RISPOSTA

Se fossimo stati al tempo di Adam Smith, quel che sta accadendo ci avrebbe lasciati a dir poco basiti: allora, il fenomeno dei prezzi era una cosa semplice da spiegare, il valore di una merce è dato dal lavoro socialmente necessario per produrla.
Oggi il mondo reale, quello della produzione e del consumo, è stato gradualmente sostituito da quello finanziario-speculativo.
Ed è proprio in tale contesto storico che assistiamo inermi alle chiusure di molte aziende con conseguente perdite di posti di lavoro per il continuo lievitare dei prezzi delle forniture di energia. I prezzi record mettono in ginocchio tantissime Imprese.
E le famiglie vedono il loro potere d’acquisto calato improvvisamente, senza una vera ragione.
E’ di questi giorni la notizia di un accordo che l‘Europa avrebbe raggiunto per modificare la dinamica del prezzo del gas e che ricadrà a cascata sulle tariffe elettriche.
Un quadro temporaneo dell‘Ue per fissare un tetto al prezzo del gas nella generazione di elettricità che comprenda un analisi dei costi e dei benefici.
Ma questo aumento vertiginoso dei prezzi come si giustifica è frutto di una ingiustificata speculazione?
Ed invero il prezzo dei contratti di gas sono agganciati alla borsa di Amsterdam da mesi e sono avviati ad una dinamica rialzista.
E di conseguenza ci sono aziende che stanno triplicando i fatturati.
Si fissa il prezzo oggi per consegne (virtuali) che avverranno dopo mesi.
Dal 1°ottobre l’Arera ha stabilito che il costo di rifornimento del gas sarà indicizzato in Italia.
In questo contesto, con sfondo la guerra, le conseguenze le stanno già pagando famiglie e imprese con le bollette di luce e gas alle stelle.
Il consumatore non è posto nella condizione di comprendere che il prezzo sarà determinato non in rapporto al consumo, ma in rapporto all’indice usato per la determinazione del prezzo.
Assistiamo come in una scena di un crimine ad un delitto: la morte del prezzo.
Nessuna informativa è stata fornita né in fase pre-contrattuale nè durante il contratto in merito ai rialzi dell’indice usato per la fatturazione, né è chiaro come i prezzi fatturati siano stati determinati.
L‘Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato l‘ istruttoria nei confronti di 25 imprese tra i principali operatori del settore per acquisire copia di eventuali comunicazioni contra legem e per presunte modifiche unilaterali illegittime del prezzo di fornitura e di energia elettrica e per possibili indebite risoluzioni contrattuali.
La mancata informazione commerciale e contrattuale al consumatore finale incide sulla buona fede nell’esecuzione del contratto e fa palesemente apparire la condotta delle Società, volutamente omissiva sia sotto il profilo informativo sia sotto il profilo contrattuale.
Il riferimento contrattuale al TTF privo di illustrazione costituisce una grave carenza informativa contrattuale.
I contratti con i consumatori devono essere chiari, ogni omissione costituisce una informazione ingannevole, pertanto la pretesa creditoria risulta essere ingiustificata.


24 Ottobre 2022 - Andrea Ricciardi

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