Covid: rimborso abbonamenti serie A – Come muoversi?

Emergenza coronavirus o virus covid19












Sono abbonato per la stagione attuale per le partite della squadra di casa che supporto, ovvero l’AS Roma: come noto, a causa delle restrizioni del Covid non è stato più possibile assistere ai match.

Come muoversi per il rimborso dell’abbonamento?

La situazione dal punto di vista del diritto è molto semplice: l’impossibilità di assistere alle ultime partite del campionato a causa del Covid-19 implica l’applicazione dell’articolo 1463 del Codice Civile, imponendo al fornitore della prestazione, in questo caso la società sportiva, di rimborsare il consumatore.

Cosa stanno facendo le società di calcio di serie A?

Alcune hanno lasciato le proprie tifoserie nella più totale incertezza, senza fornire alcuna informazione; altre hanno persino invocato i contratti di abbonamento sostenendo di non essere tenute ad alcun rimborso; altre ancora, infine, stanno proponendo rimborsi in forme varie, alcuni ricorrendo al meccanismo dei voucher.

Piccolo particolare, il meccanismo dei voucher, pur previsto da alcune norme dell’emergenza (e peraltro sub iudice da parte della Commissione Europea che ha aperto una procedura d’infrazione a carico dell’Italia), non è applicabile al mondo del calcio: com’è noto abbiamo fortemente contestato questa dinamica nei settori nei quali il voucher è espressamente previsto come possibilità di rimborso (turismo, palestre e impianti sportivi, concerti ed eventi della cultura).

Ma nessuna norma ha esteso i voucher agli abbonamenti per le partite di Serie A.

Ecco perché diverse associazioni dei consumatori hanno deciso di segnalare all’Antitrust queste pratiche che giudichiamo scorrette: si attende un sollecito pronunciamento dell’Autorità Garante perché questo è il momento di mettere da parte il tifo per la squadra del cuore e di tirare fuori i muscoli da consumatori consapevoli.

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29 Luglio 2020 · Giovanni Napoletano