Mia nipote è iscritta al primo anno di studio all’accademia di belle arti a Catanzaro, ha chiesto e ottenuto una borsa di studio, ora gli chiedono di restituire in quanto ne aveva già usufruito precedentemente al liceo linguistico, che purtroppo ha abbandonato per problemi familiari: chiedo se qualcuno può aiutarmi a risolvere questa situazione perché la famiglia versa in condizione economiche disperate e non può restituire euro 3300 (di cui 2700 sono stati spesi per comprarsi un pc adeguato che gli permettesse di poter sviluppare i programmi per lo studio).
Se la studentessa non aveva i requisiti per ottenere la borsa di studio, c’è poco da fare: tuttavia ella potrà sicuramente continuare a frequentare l’accademia di Belle Arti e sostenere gli esami, anche se non avrà la possibilità di restituire i 3 mila e 300 euro richiesti e potrà laurearsi. Infatti la procedura di riscossione coattiva dell’indebito percepito seguirà canali che non riguarderanno direttamente l’Accademia: fra qualche anno alla studentessa verrà notificata una cartella esattoriale: non pagando, non verrà sbattuta in galera. Un giorno quando disporrà di uno stipendio, come le auguro, l’Agenzia delle Entrate Riscossione (AdER, ex Equitalia) potrebbe pignorare la retribuzione mensile con una trattenuta del 10%. Oppure, disponendo l’ex studentessa di un conto corrente, AdER potrà espropriare il saldo di conto corrente fino al soddisfacimento del debito non restituito (naturalmente maggiorato degli interessi di mora e spese di procedura di riscossione coattiva).
Insomma, niente di realmente drammatico!
21 Agosto 2023 · Roberto Petrella