Ricarica Special Wind Tre – Un euro in meno ai consumatori? Interviene Antitrust





La ricarica cosiddetta Special di Wind Tre era un’offerta poco chiara per i consumatori, tanto che Federconsumatori l’aveva segnalata all’Antitrust o AGCM





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Sono un cliente Wind Tre, ed avendo attivato una ricarica Special 10, ho ricevuto un euro in meno sul credito telefonico, in cambio di servizi internet, non richiesti, da utilizzare a tempo determinato.

Mi sembra una prepotenza, possibile nessuno intervenga?

BEGINNISH

Un euro in meno sulla Ricarica Special 5 e Special 10 compensato da minuti e giga illimitati per 24 ore: l’Antitrust (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato o AGCM) accetta gli impegni di Wind Tre sulla ricarica del credito telefonico per renderla più chiara e distinguerla dalle altre

Un euro in meno sulla ricarica special, Compensato da giga e minuti illimitati per 24 ore.

La ricarica del credito telefonico Special di Wind Tre era un’offerta poco chiara per i consumatori, tanto che Federconsumatori l’aveva segnalata all’Antitrust.

Così l’AGCM ha accettato e reso obbligatori gli impegni presentati e implementati da Wind Tre nei confronti della ricarica Special 5 euro e dalla ricarica Special 10 euro e ha chiuso il procedimento senza accertare l’infrazione.
La ricarica del credito telefonico finita sotto i riflettori dell’Autorità è quella che compensa 1 euro in meno di credito con minuti e giga illimitati.

Nel dettaglio, si legge nell’ultimo bollettino Antitrust, «Wind Tre offriva ai consumatori la possibilità di ricaricare la propria scheda telefonica acquistando le ricariche denominate “RICARICA SPECIAL 5€” e “RICARICA SPECIAL 10€”, attivando le quali l’utente paga l’importo pari al taglio indicato ma riceve, per ogni ricarica effettuata, un minor credito telefonico pari, rispettivamente, a euro 4 ed a euro 9. In aggiunta, l’utente riceve Giga e minuti illimitati per un periodo di 24 ore dalla conferma di avvenuta ricarica».

A fine novembre 2020 Wind Tre aveva integrato la proposta di impegni volti a rimuovere i profili di scorrettezza della pratica commerciale contestata, impegni poi completati a dicembre 2020.

Durante l’istruttoria Wind Tre ha comunicato di aver fatto delle modifiche, ad esempio distinguendo sul sito web le ricariche normali da quelle special, e di aver fatto integrazioni comunicative anche attraverso locandine esplicative nei punti vendita. Ha anche introdotto due nuovi tagli di ricarica, da 6 e 11 euro di tipo Standard.

Nella serie di impegni presentati, Wind Tre si è impegnata a modificare la denominazione delle ricariche: da Ricarica Special 5 e 10 a Ricarica Special 4+1 (4 credito + 1 di Giga e minuti illimitati per 24 ore) e Ricarica Special 9+1 (9 credito + 1 di Giga e minuti illimitati per 24 ore).

C’è poi un impegno al rimborso in caso di reclamo, articolato in questo modo: “In caso di erroneo acquisto dai vari canali del servizio Ricarica Special nei due tagli da 5 (4+1) e da 10 (9+1), potrà essere effettuata una idonea segnalazione al nostro servizio clienti per verificare le condizioni propedeutiche alla restituzione di 1 Euro che sarà effettuata dal Servizio tramite riaccredito”.

Il provvedimento, spiega l’Antitrust, riguarda dunque i servizi di telefonia mobile ricaricabili.

In questo settore «risulta di primaria importanza evitare che servizi non richiesti vengano attivati e addebitati all’insaputa dei consumatori, e dunque anche che le modalità di presentazione della singola offerta confondano o non informino adeguatamente l’utenza sulle caratteristiche e sulle condizioni economiche dei servizi che vi sono inclusi».

Per l’Antitrust gli impegni di Wind Tre sono idonei a sanare i profili di illegittimità della pratica commerciale contestata. E in particolare «gli impegni sono particolarmente efficaci nel migliorare l’informativa sui termini e le caratteristiche del servizio offerto al consumatore».

Le informazioni online sulle diverse caratteristiche delle ricariche e percorsi distinti per usufruirne sono sufficienti per superare le carenze informative, dice l’Antitrust.

«Rileva, inoltre, l’impegno della società a mantenere presso i punti vendita un numero adeguato di scorte di ricariche standard fisiche nel taglio da 5 e da 10 Euro, al fine di assicurare ai clienti dei punti vendita la disponibilità delle stesse in modo che non siano costretti ad acquistare una Ricarica standard del nuovo tipo (digitale) da 6 o 11 euro». Bene inoltre l’accettazione dei reclami degli utenti.

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13 Aprile 2021 · Giovanni Napoletano

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