Spese sanitarie già rimborsate ma ancora indicate nella Dichiarazione dei redditi precompilata – Il poco conosciuto Sistema Tessera Sanitaria che certifica le spese sanitarie sostenute dal contribuente anche quando non si conservano tutte le copie documentali


Dichiarazione dei redditi, selezione - fisco tributi e contributi, tessera sanitaria





Nel 730 precompilato vedo le spese sanitarie sostenute nel corso del 2019, tuttavia una parte di queste è stata rimborsata dal fondo sanitario integrativo aziendale. Io vorrei accettare la dichiarazione senza modifiche per evitare i controlli documentali (non ho copia di tutti gli scontrini) ma resta il dubbio che dovrei decurtare la parte rimborsata (o essendo un fondo aziendale privato non devo decurtarlo?). Se tolgo quelle parti e modifico il 730 dovrei togliere anche le spese per il quale non conservo una copia documentale (anche se sostenuta per intero). Cosa fare?

Le spese sanitarie rimborsate – a fronte di contributi per assistenza sanitaria versati dal datore di lavoro o ente pensionistico, sulla base di contratti, accordi o regolamenti aziendali – non possono essere indicate le spese sanitarie sostenute nel 2019

La presenza di questi contributi è segnalata al punto 441 della Certificazione Unica: se il punto 441 indica un importo diverso da zero, ciò vuol dire che questi contributi, erogati dal datore di lavoro nel 2019 e finalizzati all’assistenza sanitaria integrativa non sono stati considerati reddito (sono in pratica detassati) per cui i rimborsi percepiti, non possono essere detratti.

Ancora, se nel punto 442 della Certificazione Unica viene indicata la quota di contributi sanitari che, essendo superiore al limite di 3.615,20 euro (soglia limite di esenzione imponibile), ha concorso a formare il reddito, le spese sanitarie – anche eventualmente rimborsate – possono, invece, essere comunque detratte, ma solo proporzionalmente a tale quota.

Nel momento in cui lei modifica, riducendolo, l’importo detraibile delle spese sanitarie riportate nella dichiarazione dei redditi precompilata, non dovrebbe essere sottoposto, da parte dell’Agenzia delle Entrate, a richiesta di esibizione della documentazione che tali spese certifica.

Tuttavia, per dormire tranquillo, può sempre accedere ai servizi del Sistema Tessera Sanitaria (STS) attivabili, con le credenziali Fisconline o tramite SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale).

In questo modo potrà consultare (e stampare) i propri dati di spesa sanitaria trasmessi dagli erogatori di prestazioni sanitarie all’Agenzia delle Entrate, surrogando, così, la certificazione delle spese per il quale non conserva una copia documentale.

Le credenziali Fisconline possono essere richieste qui.

L’identità SPID è rilasciata dai Gestori di Identità Digitale (Identity Provider), soggetti accreditati da AgID (Agenzia per l’Italia Digitale che, nel quadro delle regole stabilite da AgID, forniscono le identità digitali e gestiscono l’autenticazione degli utenti. Può richiedere l’identità SPID in un qualsiasi ufficio di Poste Italiane: l’ufficio, una volta verificato i tuoi dati, emetterà l’identità digitale, rilasciandole le credenziali.

9 Maggio 2020 · Giorgio Valli


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