Prestito dietro cessione del quinto dello stipendio – Requisiti per ottenerlo

Se mancano meno di 10 anni alla pensione, il prestito dietro cessione del quinto deve essere rimborsabile solo per i mesi che restano al pensionamento












Sto per richiedere una cessione del quinto per togliere un vecchio debito non pagato e volevo sapere se c’è la possibilità che il prestito non sia accettato e se viene accettato vorrei sapere con un termine di circa 10 mila euro quanto può essere accettato.

L’articolo 23 del Decreto del Presidente delle Repubblica (DPR) 180/1950 dispone che l’impiegato o il salariato cui manchino, per conseguire il diritto al collocamento a riposo, a norma delle disposizioni in vigore, meno di dieci anni, non può contrarre un prestito superiore alla cessione di tante quote mensili quanti siano i mesi necessari per il conseguimento del diritto al collocamento a riposo.

L’articolo 5 del medesimo DPR stabilisce che i dipendenti pubblici e privati possono contrarre prestiti da estinguersi con cessione di quote dello stipendio o del salario fino al quinto dell’ammontare di tali emolumenti valutato al netto di ritenute e per periodi non superiori a dieci anni.

L’articolo 7, comma 1, aggiunge poi che la facoltà di contrarre prestito dietro cessione del quinto dello stipendio non può essere esercitata da chi non abbia compiuto quattro anni di servizio effettivo nel rapporto di impiego o di lavoro, valido ai fini del trattamento di quiescenza.

Dunque, nel caso favorevole che manchino più di dieci anni alla pensione e che il richiedente abbia maturato almeno quattro anni di servizio, detto CQ il quinto dello stipendio al netto degli oneri fiscali e contributivi, il prestito dietro cessione del quinto dello stipendio (comprensivo di interessi decennali e spese di istruttoria) non potrà superare l’importo dato da CQ per 120.

Tuttavia, nel determinare l’importo del prestito (sempre nei limiti massimi appena indicati) potrà giocare un ruolo determinante anche l’entità del Trattamento di Fine Rapporto (TFR) maturato. che rappresenta una garanzia di rimborso del prestito in caso di dimissioni volontarie, o licenziamento, del dipendente debitore.

Non dovrebbero esserci problemi per ottenere il prestito dietro cessione del quinto dello stipendio dal momento che per l’esito positivo della richiesta non entra minimamente in gioco il merito creditizio del dipendente aspirante debitore.

L’unico elemento (eventualmente) ostativo alla concessione del prestito dietro cessione del quinto da parte del creditore cessionario potrebbe derivare dalla presunta insufficiente reputazione e solidità dell’azienda debitrice ceduta: lo si comprende benissimo considerando che il rimborso del prestito è affidato alla solvibilità dell’azienda debitrice ceduta.

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21 Settembre 2021 · Rosaria Proietti