Simulazione assoluta di una compravendita
Mia nonna nel 2013 fece una finta compravendita a noi nipoti di un suo negozio poichè le servivano dei soldi per estinguere un proprio debito: il mutuo per pagare l'immobile al tempo ce lo fece prendere mio zio, il quale nel frattempo riscuoteva i soldi dell'affitto del negozio, con la promessa che lo avrebbe pagato lui. Invece non lo pagò del tutto ed ora la banca ci viene a richiedere i soldi del mutuo con segnalazione alla CRIF effettuata già 10 anni fa. Potrei fare causa a mio zio sostenendo la simulazione assoluta della vendita? sono ancora in tempo per richiedergli i danni che mi ha causato? ...
Compravendita immobiliare » La simulazione della titolarità va provata con atto scritto
In caso di compravendita immobiliare e interposizione fittizia di persona, la confessione non serve a nulla. E' necessario, in tale fattispecie, un documento scritto. In caso di compravendita immobiliare, la controversia tra il preteso acquirente effettivo e l'apparente compratore non può essere risolta, fatta salva l'ipotesi di smarrimento incolpevole del relativo documento, con la prova per testimoni o per presunzioni di un accordo simulatorio cui abbia aderito il venditore. Questo, in sintesi, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con ordinanza 20857/14. La simulazione relativa o, anche interposizione fittizia di persona, è il patto segreto, ma comunque lecito, tra due persone con cui risulta che, benché l'acquirente risulti essere uno, l'immobile sia in realtà dell'altro, poiché acquistato nell'interesse e con le sostanze di quest’ultimo. È un modo che consente la legge di far sì che, almeno nei confronti dei terzi, un soggetto non appaia l'effettivo intestatario dell'immobile, salvo poi esserlo nella ...
Il coniuge superstite può agire con l'azione di riduzione per lesione della quota di legittima dell'eredità lasciata dal coniuge defunto? il coniuge morto dopo l'apertura della successione dell'ascendente (genitore) ha subito lesione della quota di legittima in quanto nn ha ricevuto nulla in donazione rispetto ad altri fratelli e i beni residui nOn bastavano a ripristinare la quota di legittima. Il decuius (coniuge) in vita non ha chiesto l'azione di riduzione nei confronti dei suoi fratelli (donatari) quindi vorrei sapere se il coniuge superstite può agire cn l azione di riduzione. ...